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Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, il nuovo direttore sanitario è Gioia Capelli

La scelta del direttore generale Ricci è caduta su una figura interna all’Istituto, con alto profilo scientifico e riconosciuta esperienza nazionale e internazionale, in particolare nello studio delle malattie nell’interfaccia uomo/animale

Gioia Capelli è il nuovo direttore sanitario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. La scelta del direttore generale Ricci è caduta su una figura interna all’Istituto, con alto profilo scientifico e riconosciuta esperienza nazionale e internazionale, in particolare nello studio delle malattie nell’interfaccia uomo/animale.

Gioia Capelli

Afferma Gioia Capelli: «Non posso che ringraziare il direttore generale per la fiducia accordatami. Mi aspetta un grande impegno, che con grande responsabilità dovrò svolgere nei confronti di tutti gli interlocutori dell’Istituto, da quelli istituzionali fino ai colleghi che quotidianamente lavoreranno con me. Ho molto da imparare. Porto in dote l’impegno, la voglia di studiare, il tempo da dedicare all’Istituto. Conto decisamente sul supporto di tutti». Gioia Capelli si è laureata in medicina veterinaria nel 1986 a Bologna e ha conseguito il dottorato di ricerca in parassitologia e malattie parassitarie nel 1989. Dal 1991 al 1994 è stata veterinario presso IZSVe, dove ha istituito il Laboratorio di parassitologia; nel 1994 è passata alla Facoltà di medicina veterinaria dell’Università di Padova, prima come ricercatore e poi come professore associato fino al 2004. Nel 2004 è tornata all’IZSVe come dirigente veterinario dove nel 2016 è stata nominata direttore del Centro di referenza nazionale/centro di collaborazione OIE per la ricerca scientifica sulle malattie infettive nell’interfaccia uomo/animale.

Istituto Zooprofilattico Sperimentale

Aggiunge la dottoressa Capelli: «In questi anni ho visto l'Istituto affrontare sfide sanitarie importanti con successo e determinazione, che hanno riguardato la salute degli animali e la tutela della sicurezza degli alimenti, diventandone autorevole punto di riferimento. Ma da domani dovremo affrontare tempi difficili, dovuti alla crisi economica globale e nazionale che si sta delineando e alle prossime sfide, alcune attese altre imprevedibili, il cui impatto potrà essere sostenuto solo se ci faremo trovare preparati alle emergenze. L'Istituto ha ancora enormi potenzialità da esprimere, nella sorveglianza, nella diagnosi, nella ricerca, e per questo dovremo continuare a perseguire la nostra “vision“: essere un polo di eccellenza per la tutela della salute pubblica e il sostegno alle imprese attraverso la costante innovazione delle tecnologie, delle competenze e della conoscenza». Dal 2006 è membro de facto del Collegio Europeo di Parassitologia Veterinaria (DiplEVPC); è socio fondatore dell’Associazione Italiana di Epidemiologia Veterinaria (AIEV), socio della Società Italiana di Parassitologia (SoIPa) e della Società Italiana di Ecopatologia della Fauna (SIEF); è membro del scientific board del Friedrich-Loeffler-Institut (Germania) e dell’editorial board della rivista “Veterinaria Italiana”. I suoi interessi di ricerca riguardano l’epidemiologia delle malattie parassitarie e delle malattie trasmesse da vettori, in particolare quelle zoonotiche ed emergenti; l’ecologia dei vettori e la sorveglianza delle malattie trasmesse da zecche (Anaplasma, borreliosi di Lyme, TBE virus, Rickettsie), pulci (Rickettsia felis), culicidi (West Nile virus e altri Flaviviridae, filarie) e flebotomi (Leishmania). È autrice di oltre 180 articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali.

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