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Esiste una correlazione tra inquinamento e Coronavirus? Arpav nella task force nazionale

È stato presentato da Sistema Nazionale delle Agenzie, Istituto Superiore di Sanità ed Enea il progetto "Pulvirus", che indagherà sul legame fra inquinamento dell’aria e Covid 19 e di cui farà parte anche Arpav Veneto

È stato presentato mercoledì 29 aprile a Roma da Sistema Nazionale delle Agenzie, Istituto Superiore di Sanità ed Enea il progetto "Pulvirus", che indagherà sul legame fra inquinamento dell’aria e Covid 19. E Arpav Veneto - in prima linea dall’inizio dell’emergenza a fianco della protezione civile regionale - entra nella task force nazionale.

Arpav

Afferma Luca Marchesi, direttore generale Arpav: «Abbiamo fortemente promosso questa iniziativa: il dataset delle agenzie e le competenze del personale, chimici, biologi, fisici e tecnici possono essere decisive per capire il legame fra inquinamento e Covid. Inoltre Arpav è già impegnata in due progetti di ricerca con università ed istituzioni venete che studieranno i dati delle nostre stazioni di monitoraggio». Già prima della nascita della task force nazionale le Agenzie ambientali, riunite nel Sistema Nazionale delle Agenzie, hanno condiviso i dati delle stazioni di monitoraggio dell’aria che coprono capillarmente il territorio nazionale soprattutto nelle regioni maggiormente interessate alla pandemia. L’analisi preliminare dei dati durante il lockdown indica che i differenti inquinanti studiati non hanno avuto gli stessi andamenti. Infatti da fine febbraio si nota la diminuzione del biossido di azoto (NO2) maggiormente collegato al traffico veicolare mentre le polveri sottili sono state altalenanti perché influenzate dai fenomeni atmosferici: per fare un esempio, il periodo del lockdown è coinciso con la stagione primaverile, maggiormente ventilata e quindi favorevole al miglioramento dell’aria.

Regione Veneto

Commenta soddisfatto Gianpaolo Bottacin, assessore regionale all'ambiente: «L'alleanza tra Enea, Snpa e Iss nel progetto Pulvirus è un'opportunità storica per dare risposte congiunte e con fondamento scientifico, articolato, ai cittadini sugli effetti dell'inquinamento sul virus. Questo sia in termini di diffusione del contagio, sia in termini di effetto sulle popolazioni esposte. Così come è storica l'opportunità di verificare l'effetto del lockdown sulle emissioni e relativo inquinamento. Pulvirus consentirà di evitare la diffusione di fake news da un lato e di poter fare le scelte più appropriate nel contrasto al virus a chi deve farle. Ringrazio tutti gli attori e in modo particolare Arpav, nostro braccio operativo e parte fondamentale nel progetto. Sarà un grandissimo contributo che, ancora una volta, la Regione del Veneto potrà fornire«.

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