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«Zaia? Sembra tanto Trump»: l'attacco via Facebook di Arturo Lorenzoni

Il vicesindaco di Padova, candidato alle prossime elezioni regionali, attacca: «Ecco chi è Zaia, quello che appena possibile e per far parlare un po' di lui inseguendo il vento se ne frega della comunità scientifica che fino a ieri lodava»

Chiamatele pure "prove tecniche di campagna elettorale". Anche se non si sa ancora quando si voterà: con un post apparso sulla sua pagina Facebook nel tardo pomeriggio Arturo Lorenzoni, vicesindaco di Padova e candidato alle prossime regionali, attacca Luca Zaia.

L'attacco

Lorenzoni inizia la sua invettiva citando una frase pronunciata dal Governatore del Veneto nel corso del punto stampa odierno ("Se il virus perde forza potrebbe essere artificiale") e subvito parte al contrattacco: «Ecco chi è Zaia, quello che appena possibile e per far parlare un po' di lui inseguendo il vento se ne frega della comunità scientifica che fino a ieri lodava. Sembra tanto Trump. D'altronde sappiamo che ha protestato contro l’istituzione della zona rossa per le province di Padova, Venezia e Treviso. Quello che ha detto che le case di riposo non sono “competenza della regione” o che il virus in Veneto non attaccava perchè i veneti si lavano più dei cinesi che mangiano topi vivi. Se fosse necessario, l’uscita di oggi certifica la distanza tra la scienza e Zaia, e chiarisce una volta per tutte chi ha salvato il Veneto: i medici, gli scienziati, gli studiosi e tutto il personale sanitario. Ce l'hanno fatta nonostante Zaia». Il Presidente della Regione Veneto replicherà?

Lorenzoni attacco Zaia-2

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