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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Commissione per la rappresentanza delle cittadine e dei cittadini stranieri, approvato il regolamento

«Era nel nostro programma elettorale, ci abbiamo creduto e abbiamo mantenuto la promessa: siamo davvero orgogliose di ridare voce ai 20mila abitanti della città che possono finalmente trovare nella nostra Amministrazione un punto di riferimento»

È stato approvato dalla Giunta comunale di Padova il nuovo regolamento per la Commissione per la rappresentanza delle cittadine e dei cittadini stranieri.

Commissione

Il nuovo regolamento definisce le funzioni, i compiti, la struttura organizzativa e le modalità di funzionamento della "Commissione per la rappresentanza delle cittadine e dei cittadini stranieri residenti a Padova” prevista dallo Statuto comunale. La Commissione è costituita da un numero di componenti compresi tra un minimo di 13 ed un massimo di 25 ed ha una durata di cinque anni. È organo consultivo del Sindaco, della Giunta, del Consiglio Comunale, delle Commissioni consiliari e delle Consulte di Quartiere. Ad essi la Commissione può presentare pareri sulle proposte di deliberazione e sottoporre proprie proposte su tutto ciò che riguarda la vita amministrativa di Padova. Il regolamento prevede che il o la presidente, il o la vicepresidente della Commissione partecipi alle sedute del Consiglio comunale con facoltà di parola sugli argomenti iscritti all’ordine del giorno previa autorizzazione del presidente del Consiglio comunale. Inoltre, la Commissione potrà designare all’interno di ogni Commissione consiliare e nelle Consulte di Quartiere una persona delegata con diritto di parola ma senza diritto di voto e potrà proporre argomenti di discussione. Un apposito disciplinare approvato dalla Giunta definirà le modalità di elezione della Commissione a cui partecipano cittadine e cittadini stranieri maggiorenni. Prossimo step per la proposta di Giunta è il passaggio in Commissione e l’approvazione del nuovo regolamento in Consiglio Comunale.

Francesca Benciolini

Afferma l'assessora Francesca Benciolini: «Era nel nostro programma elettorale, ci abbiamo creduto e abbiamo mantenuto la promessa: proprio ieri, in Giunta, è stato approvato il nuovo regolamento per l’istituzione della Commissione per la rappresentanza delle cittadine e dei cittadini stranieri residenti a Padova e siamo davvero orgogliose di ridare voce ai 20mila abitanti della città che possono finalmente trovare nella nostra Amministrazione un punto di riferimento. Negli ultimi due anni, dopo che si era evidenziato che le Consulte di Quartiere non erano lo strumento giusto per questo tipo di partecipazione, abbiamo lavorato su più livelli e approvato un atto di indirizzo per la ricostituzione della Commissione con la volontà di perseguire un obiettivo di civiltà, di democrazia. Abbiamo pensato al diritto delle tante persone non comunitarie ed apolidi, regolarmente residenti, prive della cittadinanza italiana, di sentirsi rappresentate e di poter partecipare alla vita politica nella città in cui vivono. Nel prossimo periodo riprenderemo i contatti con le comunità per informarle sullo stato del progetto e avviare insieme dei momenti di informazione. Nel frattempo stiamo lavorando per snellire lo svolgimento delle elezioni della Commissione rispetto al passato, puntando ad una procedura online, rigorosamente in presenza, che consenta trasparenza, semplificazione del processo per garantire la maggior partecipazione possibile e per rendere più facile ed immediato scrutinio e risultato delle consultazioni».

Marta Nalin

Aggiunge l'assessora Marta Nalin: «Sottolineo con grande soddisfazione questo risultato. Ricordo che la Commissione, istituita otto anni fa, nel 2016 è stata soppressa dalla Giunta Bitonci in quanto ritenuta organismo non indispensabile. Diversamente riteniamo la Commissione un importante strumento di inclusione, di partecipazione attiva alla vita della comunità, di vicinanza. In questo tempo, scandito dal Covid, abbiamo avvertito ancor più quanto sia necessario creare e mantenere contatti con tutte le persone che abitano il nostro territorio, tanto più le più vulnerabili. In questa situazione di emergenza la presenza della Commissione sarebbe stata uno strumento prezioso per raggiungere tutte le comunità con le informazioni corrette, come anche per raccogliere e rispondere a dubbi, bisogni e paure e offerte di aiuto e di disponibilità, per affrontare tutte e tutti assieme questo momento difficile. Questo periodo ci ha insegnato che la salute pubblica deve partire dal coinvolgimento di tutte le persone che abitano la città, per questo ogni strumento deve essere messo in atto per garantire la possibilità che tutti e tutte vengano raggiunti. Negare questa evidenza significa mettere l'ideologia davanti alla salute per tutta la nostra comunità cittadina. Una conferma dunque della bontà e della necessità di questo organismo».

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