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Sempre aperte, anche alla sera: le Cucine Popolari non conoscono sosta

Si è trovata una soluzione orientata sia ad assicurare il pasto sette giorni su sette, sia a garantire quella continuità di servizio che le comunità parrocchiali assicuravano grazie alla disponibilità dei volontari

La persona al centro. È questo sicuramente l’impegno quotidiano delle Cucine economiche popolari di Padova che, anche in questo tempo “difficile” della pandemia, assicurano il pasto quotidiano alle persone più fragili e povere, nonostante le necessità richieste per prevenire il contagio.

Sempre aperti

Ora, con l’arrivo dei mesi più freddi e il persistere dell’impossibilità della distribuzione dei pasti domenicali nelle parrocchie della città, come accadeva prima dell’emergenza sanitaria, si è trovata una soluzione orientata sia ad assicurare il pasto sette giorni su sette, sia a garantire quella continuità di servizio che le comunità parrocchiali assicuravano grazie alla disponibilità dei volontari. Così, dalla prima settimana di dicembre e fino a tutto febbraio, le Cucine economiche popolari di Padova (Cep) rimangono aperte sette giorni su sette, festività comprese: dal lunedì al sabato sono le suore, gli operatori e i volontari delle Cep a garantire il servizio e la gestione della mensa; la domenica arrivano invece i volontari che già operavano nel gruppo pranzi domenicale delle parrocchie della città. Saranno loro, insieme alle suore elisabettine e un operatore che curano le relazioni di accoglienza con gli ospiti, a gestire il servizio domenicale occupandosi di tutto, dalla cucina alla distribuzione, dal secchiaio alla pulizia dei locali, il tutto ottemperando ai protocolli e regolamenti anti-Covid predisposti dalle Cep e su cui c’è stata un’adeguata formazione ai volontari delle parrocchie, tramite degli incontri on line.

Volontari

Accanto ai volontari provenienti dalle parrocchie ci saranno inoltre altri volontari, giovani e adulti, che hanno sperimentato durante l’estate l’esperienza di servizio alle Cucine oppure hanno accolto l’invito diffuso nelle scorse settimane a dedicare del tempo per questo aiuto ancora più prezioso oggi. Ogni domenica ci saranno quindi una ventina di volontari provenienti dalle parrocchie e non solo, a gestire la mensa, il tutto organizzato secondo un calendario di turni e di servizi. È un modo per mantenere la presenza delle parrocchie, con la speranza che una volta ridimensionata l’emergenza sanitaria si possa tornare a offrire questo servizio domenicale all’interno degli spazi di circa quaranta parrocchie della città. Oltre a questo sostegno e vicinanza nel servizio, tramite i volontari, le parrocchie della città contribuiranno anche economicamente per sostenere le spese delle Cucine economiche.

Sera

Inoltre da lunedì 14 dicembre riprende anche il servizio mensa serale (finora venivano distribuiti i panini, ndr) durante la settimana (lunedì-sabato) per i più bisognosi tra i poveri, ossia chi vive per strada o chi è inserito in un’accoglienza invernale senza servizio cucina. Questo servizio serale sarà gestito in collaborazione con il Comune e le unità di strada. Per la cena della domenica sera proseguirà invece la distribuzione dei panini a quanti saranno in mensa per il pranzo.

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