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Coronavirus, crisi per le 41 fattorie didattiche padovane: «Così è difficile andare avanti»

Spiega Luca Trivellato: «Lavoriamo molto con l’estero. Le entrate derivanti dalle visite guidate, comprese le domeniche aperte, vengono dirottate per coprire le spese per il mangime e le uscite correnti. Chiaro che se si chiudono i rubinetti diventa sempre più difficile portare avanti l’impresa»

«A causa del Coronavirus abbiamo perso diciotto visite d’istruzione, che si sarebbero dovute tenere a primavera nella fattoria didattica che gestisco, da parte di alunni delle scuole materne e primarie della provincia». La storia dell’imprenditore agricolo Luca Trivellato - titolare de La Masseria di Polverara, nonché vicepresidente di Cia Padova - è emblematica.

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Fattorie didattiche

Prosegue Trivellato: «Oltre 800 bambini non potranno venire a fare esperienza di biodiversità e laboratori legati al mondo dell’agricoltura. Sto ancora quantificando i danni, di sicuro siamo nell’ordine di migliaia di euro». In tutta la provincia ci sono 41 fattorie didattiche formalmente riconosciute dalla Regione (243, complessivamente, in Veneto), per un mancato introito di almeno 800mila euro nel solo trimestre che va da marzo a giugno. «Durante il periodo estivo organizziamo pure le settimane verdi, ovvero dei centri estivi immersi nella natura ai quali possono partecipare 25 bambini a turno. Qualora dovesse saltare pure tale iniziativa andremmo in contro ad una desertificazione del settore”. Trivellato, fra le altre attività, conduce un allevamento di galline di Polverara. «Lavoriamo molto con l’estero. Le entrate derivanti dalle visite guidate, comprese le domeniche aperte, vengono dirottate per coprire le spese per il mangime e le uscite correnti. Chiaro che se si chiudono i rubinetti diventa sempre più difficile portare avanti l’impresa». Anche perché, sottolinea, «la filiera non si può stoppare alla stregua di una macchina numerica: qui il ciclo prosegue». Aggiunge inoltre Trivellato: «Rappresentiamo un comparto di nicchia, ma svolgiamo comunque una funzione fondamentale nella società. I più piccoli hanno la felice opportunità di toccare con mano il valore dell’agricoltura biologica e la salvaguardia delle biodiversità. In fondo, non si impara solamente sui libri».

Aiuto

Il vicepresidente Cia, facendosi portavoce dei suoi colleghi della provincia, chiede alla Regione «aiuti concreti, occorre prevedere dei rimborsi per i danneggiamenti subiti. Rispettiamo le diverse direttive quanto a controlli e certificazioni, ora le autorità competenti sono chiamate a darci una mano, ne va della nostra sopravvivenza. Non avere un orizzonte, una prospettiva, da qui ai prossimi mesi è devastante, pure in termini psicologici. Cerchiamo di rimanere a galla, anche se è sempre più dura». Nei prossimi giorni, proprio per non perdere il contatto con i più piccoli, Trivellato attiverà dei video-tutorial per realizzare lavoretti con fiori, foglie e elementi naturali vari. «Ci stiamo organizzando in questo senso, i filmati verranno pubblicati online. Siamo pronti a venire incontro alle esigenze delle famiglie in un contesto complicato».

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