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Protesta autoscuole, la replica dell'ing. Baldari: «Pretese stupefacenti, limiti normativi non capiti»

Il dirigente responsabile dell'Ufficio Motorizzazione di Verona (che si occupa anche della sezione di Padova) non usa mezzi termini: «Mi auguro che le autoscuole, che hanno manifestato, usino per il futuro termini più consoni al loro ruolo di educatori e formatori sapendo di rivolgersi ad una Pubblica Amministrazione».

«Rispondo alle sollecitazioni di alcuni titolari di autoscuole che hanno rappresentato delle criticità nella manifestazione del 19 giugno presso la Motorizzazione di Padova». Inizia così la nota inviata dall'ingegner Francesco Baldari, dirigente responsabile dell'Ufficio Motorizzazione di Verona che si occupa anche delle sezioni di Padova, Rovigo e Vicenza.

Disposizioni

Spiega l'ingegner Baldari: «Come noto, le attività economiche sono riprese nel mese di maggio: in particolare le autoscuole hanno avuto le loro linee guida da parte dell’Amministrazione che rappresento in data 20 maggio, successivamente al DPCM del 18 maggio. Il giorno successivo, lo scrivente si è attivato per definire le modalità operative per lo svolgimento degli esami di teoria e di guida. Gli esaminatori di Padova, insieme ai direttori delle sedi di mia competenza dirigenziale, si sono immediatamente attivati tanto da programmare sedute nei primi giorni di giugno in considerazione del tempo tecnico di prenotazione (13 giorni). In accordo con le rappresentanze delle associazioni di categoria delle autoscuole (Unasca e Confarca), si è stabilito che gli esami di guida non potessero che iniziare nella seconda metà del mese di giugno in considerazione della necessaria attività di preparazione degli allievi, non addestrati a causa della chiusura». Il dirigente passa poi alle disposizioni: «Gli esami di guida hanno una durata complessiva di 40 minuti stabiliti da direttiva europea. La prova nel traffico deve avere durata di 25 minuti. Qualora gli occupanti di un’autovettura siano in numero superiore a 2, non conviventi, il tempo massimo di permanenza è di 15 minuti (Norma ISS e ripresa dalle linee guida nazionali)».

Attacco

Ed è a questo punto che l'ing. Baldari "preme sull'acceleratore": «I parametri in cui si deve muovere l’esaminatore, a tutela sua e di tutti gli occupanti, sono questi. A mio avviso gli amici delle autoscuole non hanno capito questi limiti normativi, facilmente comprensibili a chiunque. Chiedono di accorciare i tempi in contrasto con le norme in vigore: ovviamente ciò non è possibile. La pretesa è anche stupefacente visto il rango di istruttori di cui sono portatori. Nella mia nota ho solo ribadito questi aspetti elementari. Non esiste una riduzione nel numero di allievi esaminati se le autoscuole si organizzano con 2 veicoli consentendo all’esaminatore di cambiare auto mentre l’altra viene igienizzata dopo 15 minuti di permanenza dei 3 occupanti (come da linee guida)». Conclusione altrettanto piccata: «Mi auguro che le autoscuole, che hanno manifestato, usino per il futuro termini più consoni al loro ruolo di educatori e formatori sapendo di rivolgersi ad una Pubblica Amministrazione. Riguardo ai miei mancati appuntamenti al loro cospetto, non ho mai ricevuto dall’associazione Antares alcun invito. In quel caso, avrei rappresentato quanto qui riportato».

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