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Raduzzi (M5S): «FIR, ultimi giorni per presentare la domanda di indennizzo»

Il 18 giugno scade il termine per la presentazione della domanda di ristoro per azionisti ed obbligazionisti che hanno perso i loro risparmi a seguito dei fallimenti delle due banche venete e del centro Italia

Il 18 giugno scade il termine per la presentazione della domanda di ristoro per azionisti ed obbligazionisti che hanno perso i loro risparmi a seguito dei fallimenti delle due banche venete e del centro Italia.

Domande

«Sono già oltre 110 mila le domande pervenute,  20 mila quelle in lavorazione e nella provincia di Padova è stata superata la soglia delle 5000 - commenta il deputato alla Camera del MoVimento 5 Stelle Raphael Raduzzi - c’è tempo fino al 18 giugno 2020 per poter inviare attraverso il portale CONSAP le domande di indennizzo, ancora due giorni per non perdere l’opportunità di riavere una parte di quanto perso per colpa di una vera e propria truffa perpetrata ai danni dei risparmiatori, aggravata dalle scelte inaudite dei governi del passato come l’anticipazione del bail-in con la risoluzione delle quattro banche del centro italia».

Procedura

«La procedura è telematica e sono indennizzabili -  continua Raduzzi - le azioni ed obbligazioni subordinate emesse dalle banche poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1 gennaio 2018 come Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, Banca Etruria, Banca delle Marche, Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, Cassa di Risparmio di Ferrara e loro controllate. Il percorso per arrivare a questo traguardo è stato lungo e complicato e ringrazio le varie associazioni dei risparmiatori veneti che hanno dovuto attendere fin troppo, ci sono state varie proroghe della scadenza per dare maggiori possibilità di accesso ma non è più possibile attendere oltre».

Integrazione

«Alcune domande dovranno essere integrate nella parte della documentazione mancante - conclude Raduzzi - su questo, mi auspico che il governo possa dare un po’ di tempo in più oltre i 30 giorni previsti dalla norma e sono sicuro che vi sarà la collaborazione dell’agenzia delle entrate per una rapida verifica dei requisiti reddituali e/o patrimoniali. Invito tutti coloro che non hanno provveduto ancora e che ne hanno diritto, ad inviare la domanda anche parziale entro il 18, cogliendo questa opportunità».

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