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Un restyling completo per l'intero nodo ferroviario di Padova: la firma dell'accordo

Previsto il rifacimento della stazione di Padova con creazione di un boulevard che unirà l'Arcella al Parco Tito Livio e il potenziamento dei collegamenti da e per l'Interporto

Una giornata di cruciale importanza per il futuro di Padova: nella mattinata di lunedì 10 agosto è stato sottoscritto a Palazzo Moroni l’addendum al Protocollo d'Intesa tra il Comune di Padova, Regione Veneto, Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), Fs Sistemi Urbani e il Mit (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) per la "Concretizzazione degli interventi e per l’avvio dei conseguenti approfondimenti funzionali e progettuali atti alla valorizzazione del nodo ferroviario di Padova". A firmare il protocollo Paola De Micheli, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto; Sergio Giordani, sindaco di Padova; Maurizio Gentile, amministratore delegato e direttore generale di Rfi; Gianfranco Battisti, amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato; Umberto Lebruto, amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato - Sistemi Urbani.

Sergio Giordani

Sergio Giordani, sindaco di Padova: «Il mio scopo e il mio sogno è quello di cambiare Padova, rendendola così una città ancor più bella e grande. Bisognerà sistemare il comparto della stazione in relazione all'arrivo dell'alta velocità, e quindi bisognerà doverosamente rifare il cavalcavia Borgomagno in primis. Vogliamo poi collegare con un boulevard Padova e il quartiere Arcella, che viene spesso ghettizzato ma che va valorizzato perché bellissimo: questa passerella sopraelevata passerà sopra alla stazione passando per il Pp1 per poi arrivare al nuovo Parco Tito Livio in piazzale Boschetti. Necessario trovare poi una soluzione per evitare che i treni merci passino in stazione e quindi per l'Interporto di Padova, cruciale non solo a livello veneto ma italiano. Sia chiaro che sono sogni che si realizzeranno in tanto tempo, ma i soldi ci sono. E se siamo arrivati a questo punto è grazie alla collaborazione tra Comune, Regione, Rfi e ministero, andando anche oltre ai colori politici».

Luca Zaia

Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto: «È una bellissima giornata per Padova e il Veneto. Abbiamo fatto un grande lavoro insieme al sindaco Giordani, che ha dimostrato grande efficienza e caparbietà come di consueto. Ringrazio anche il ministro De Micheli: abbiamo davvero bisogno di gente capace e determinata come lei. Per quanto riguarda il nodo di Padova la partita è relativa all'alta velocità e alla separazione del traffico passeggeri con quello merci. In vista, poi, della costruzione del nuovo doppio polo ospedaliero ci vuole una stazione che funzioni a dovere. Mi congratulo ancora con il sindaco Giordani, questo si chiama governare e amministrare».

Maurizio Gentile

Maurizio Gentile, amministratore delegato e direttore generale di Rfi: «Necessario avviare il progetto di riqualificazione della stazione di Padova per valorizzare così l'intera area. Il protocollo che andremo a creare abbraccia molti aspetti tecnici, a partire dall'arrivo dell'alta velocità: i binari dovranno essere “spostati” dal lato sud al lato nord per collegarsi a quelli da e per Venezia, e a tal proposito verrà costruita una stazione-ponte che colleghi l'attuale corpo di fabbrica con i suddetti binari. Verrà inoltre realizzata la nuova fermata di San Lazzaro. Per quanto riguarda la riqualificazione del cavalcavia Borgomagno sono già disponibili le risorse economiche per permettere al Comune di sistemarlo. Lavoreremo poi alla rimodulazione dell'Interporto, con la creazione di un tracciato che si ricolleghi alle direttrici verso Bologna per separare i flussi. Dopo questa sottoscrizione le prossime tappe saranno: nei primi 120 giorni verranno individuate alcune soluzioni per il progetto finale, nei 60 giorni seguenti verrà scelta la migliore soluzione in base ai requisiti e nei sei mesi successivi verrà realizzato il progetto di fattibilità tecnica. Senza dubbio è un progetto molto articolato, e i tempi di intervento dipendono anche dalle disponibilità finanziarie. Nell'arco di 7-8 anni il progetto può trovare il suo compimento se ben gestito»

Umberto Lebruto

Umberto Lebruto, amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato - Sistemi Urbani: «Il nostro ruolo è quello del “sarto”, chiamato a ricucire la frattura storica tra la ferrovia e la città, e noi accogliamo positivamente il sogno di questa amministrazione, che sta diventando realtà. Abbiamo già la progettualità e la visione d'insieme. Con l'arrivo dell'alta velocità andrà ripensata non solo la stazione ma anche le opere interferenti, come il cavalcavia Borgomagno, che verrà ricostruito per essere più forte di prima. Bisognerà pensare anche alla separazione dei flussi passeggeri-merci e al potenziamento delle linee per l'Interporto. Tornando alla stazione al momento passano ogni anno 13,5 milioni di persone, ma nei prossimi 5-10 anni ci sarà un ulteriore incremento del 40% che porterà a un afflusso di 18 milioni di persone di cui 65mila al giorno, quindi è necessario determinare nuovi volumi e nuovo spazio per i viaggiatori».

Paola De Micheli

Paola De Micheli, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti: «Ringrazio innanzitutto il sindaco Giordani, la sua costante presenza ha dimostrato che con la determinazione si possono ottenere risultati concreti, ambiziosi e importanti per Padova. Il progetto padovano è importantissimo e fortissimamente voluto: la sua realizzazione determinerà un radicale cambiamento del volto urbanistico di un'area importante di una città chiave non solo per il Nord ma per tutta l'Italia. La stazione sarà un luogo di vita e non solo di transito, perché più sono belle e vivaci con un contenuto commerciale e più diventano una porta di accesso affascinante per chi vuole arrivare in città con un conseguente miglioramento della qualità a bordo dei treni. Ma non solo: si hanno vantaggi anche a livelli di inquinamento e si ha un effetto di ricaduta sulla ricchezza derivata grazie al passaggio dell'Alta Velocità, visto che è stata stimata una crescita del Pil del 3,5% per le aree circostanti. Quella del trasporto merci è una ferita aperta, per questo abbiamo in mente un poderoso investimento per creare una reale alternativa alla gomma: per quanto riguarda l'Interporto sono previsti interventi davvero importanti, perché è uno snodo fondamentale per Italia. Il volto di Padova cambierà, e grazie al Decreto Semplificazione raggiungeremo tempi di accelerazione dei tempi non abituali per questo Paese. Gli obiettivi? Migliorare la qualità della vita non solo di chi si muove in treno ma soprattutto di chi vive nelle zone interessate e rendere più competitive le aziende. Dobbiamo essere inesorabili come Sergio Giordani».

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