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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Trasporto pubblico, la Regione chiede al Governo di «prolungare la validità degli abbonamenti»

«La Regione del Veneto si è attivata subito con il Governo nazionale per chiedere l’adozione di una legge che tuteli gli interessi dell’utenza e riconosca la mancata fruizione dei servizi già pagati»

«Desidero rassicurare tutti i cittadini e soprattutto i pendolari che in questo momento chiedono informazioni sul riutilizzo o il rimborso degli abbonamenti del trasporto pubblico locale, ferroviari, su gomma e di navigazione, non utilizzati a causa delle chiusure delle attività lavorative e delle scuole disposte per far fronte all’emergenza Covid-19, che la Regione del Veneto si è attivata subito con il Governo nazionale per chiedere l’adozione di una legge che tuteli gli interessi dell’utenza e riconosca la mancata fruizione dei servizi già pagati». Risponde così l’assessore regionale ai trasporti, Elisa De Berti, alle tante legittime domande dei pendolari che chiedono chiarimenti e informazioni sulla possibilità di recuperare le spese per gli abbonamenti non utilizzati per le limitazioni conseguenti al diffondersi della pandemia.

600 milioni di euro

Lo stanziamento richiesto in prima battuta dalle Regioni per equilibrare i bilanci delle aziende di Trasporto Pubblico Locale, causa le mancate entrata dei biglietti e per prorogare la validità dei titoli di viaggio, ammonta a livello nazionale a 600 milioni di euro. Prosegue l'assessore De Berti: «Se, come auspichiamo, la legge sarà varata nei prossimi giorni, visto anche l’unanime posizione in tal senso di tutte le Regioni italiane, comunicheremo diffusamente come procedere, invitando sin d’ora gli interessati a conservare i titoli di viaggio e a non inoltrare oggi richieste alla Regione». La grave situazione determinata dal diffondersi del virus e i conseguenti provvedimenti nazionali e regionali di limitazione della circolazione delle persone, unitamente al calo di utenti, hanno portato a una consistente riprogrammazione dei servizi da parte dei gestori di TPL (ferroviario, automobilistico e via acqua) e al crollo dei ricavi da traffico. Da una prima ricognizione, è emerso che la contrazione si aggiri attorno all’85%.

Prolungamento

Conclude l'assessore De Berti: «Sebbene la decisione circa i rimborsi e la sospensione della validità dei vari titoli di viaggio sia materia attinente il rapporto contrattuale fra vettore e clienti e che pertanto la Regione non sia direttamente coinvolta, riteniamo opportuno garantire la massima uniformità possibile sul territorio nazionale, al fine di evitare che gli utenti abbiano risposte differenti a seconda della Regione in cui risiedono. La soluzione più immediata e ammissibile appare quella del prolungamento degli abbonamenti per la parte residua di validità, che potrà essere usufruita a decorrere dal termine delle misure di limitazione della circolazione delle persone, con criteri e modalità attuative da definire attraverso un decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, previa intesa con le Regioni».

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