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Economia

Una boccata d'ossigeno: arriva la quattordicesima per 47mila pensionati padovani

Le somme variano dai 336 ai 655 euro a seconda degli anni di contributi: secondo un questionario dello Spi del Veneto due beneficiari su cinque con quei soldi aiuteranno figli e nipoti in questo difficile momento

Una boccata d’ossigeno per oltre 47mila pensionati padovani, per lo più donne (77%), e un piccolo sollievo per figli e nipoti: quest’anno la quattordicesima mensilità dei pensionati, in pagamento mercoledì primo luglio (o a dicembre per chi compie 65 anni dopo luglio), ha un sapore diverso dal solito.

Quattordicesima

L’emergenza sanitaria ha messo in ginocchio molte famiglie, in modo più o meno pesante. Tanto che - secondo un questionario realizzato dallo Spi Cgil del Veneto fra i propri iscritti in questo drammatico periodo - due pensionati padovani su cinque dovranno di sicuro aiutare i propri familiari, figli e nipoti in testa, a rendere economicamente meno pesante la situazione. La quattordicesima mensilità, insomma, può fornire un utile supporto, almeno per le spese imminenti e non rinviabili. Secondo i dati dell’Inps elaborati dalla Cgil del Veneto sono poco meno di 29mila gli anziani padovani (per l’83% donne) che ricevono pensioni inferiori a 1,5 volte il trattamento minimo, quindi al di sotto di 773 euro lordi mensili. A loro spetta già dal 2007 una mensilità aggiuntiva che nel 2017 è stata aumentata e ora oscilla fra i 437 e i 655 euro a seconda degli anni di contribuzione. Sempre nel 2017, grazie ai risultati positivi ottenuti al tavolo fra governo e sindacati, la quattordicesima è stata riconosciuta anche a chi riceve importi superiori, esattamente a quei pensionati con entrate comprese fra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo (ovvero fra 773 e 1.030,12 euro) mensili. Nel Padovano sono più di 18 mila i pensionati (per il 67,5% donne) e riceveranno somme comprese fra 336 e 504 euro lordi mensili come importo aggiuntivo. Insomma, a luglio (o dicembre) un pensionato padovano su cinque si intascherà l’agognata mensilità aggiuntiva.

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I commenti

Afferma Giuseppe Di Girolamo, della segreteria dello Spi Cgil del Veneto: «Con l’emergenza Coronavirus la quattordicesima mensilità assume di sicuro un nuovo significato. Servirà anzitutto ai pensionati per affrontare quelle nuove spese, in particolare sanitarie, rese necessarie dalle misure anti-epidemia. Ma, come dimostrano anche i risultati di una nostra indagine, qualcuno dei beneficiari userà quei soldi per aiutare figli e nipoti, anche se stiamo parlando di pensionati a basso reddito». Aggiunge Alessandro Chiavelli, segretario generale dello Spi Cgil di Padova: «Queste mensilità aggiuntiva finirà in tasca soprattutto delle donne ed è un elemento molto importante perché, ricordiamolo, nella nostra provincia la pensione media è di 972,70 euro lordi mensili, ma per gli uomini è di 1.314,09 euro, per le donne è di 689,49 euro. Cifre emblematiche che la dicono lunga sulla situazione delle nostre pensionate». La quattordicesima mensilità rientra anche nella campagna dei diritti inespressi dello Spi Cgil di Padova. L’iniziativa mira a “scovare” somme che sarebbero dovute al pensionato dall’Inps, ma solo su richiesta. «In questo caso - continua Chiavelli - la quattordicesima viene pagata in automatico dall’Inps ma può accadere, ed è accaduto spesso, che qualche avente diritto non la riceva. Chiunque abbia dei dubbi in merito può rivolgersi a una delle nostre sedi sparse sul tutto il territorio provinciale. Verificheremo l’esistenza o meno dei requisiti e invieremo l’eventuale richiesta all’Inps».

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