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Coronavirus, Giordani: «Dobbiamo vaccinare più persone possibili nel più breve tempo possibile»

Scrive il sindaco di Padova sulla propria pagina Facebook: «Non è questo tempo di polemiche, né di osservare dalla finestra cosa capita, né di commentare quante dosi vengono somministrate al giorno scorrendo grafici»

Questo il post sulla vaccinazione anti-Covid apparso sulla pagina Facebook del sindaco Sergio Giordani:

L’avvio di questo nuovo anno ci responsabilizza ancora di più a considerare i tempi che viviamo come decisamente straordinari, per questo tutti noi dobbiamo corrispondere uno sforzo assoluto per essere all’altezza delle sfide che abbiamo davanti.

Mentre osservo piuttosto incredulo quanto accade a Roma, con bisticci e trattative nell’ora più buia per l’Italia, non posso non soffermarmi sul fatto che oggi ad ogni livello e ciascuno per le sue competenze siamo tutti responsabili del lavoro per assicurare la massima efficienza e velocità per battere il virus. Serve accorciare al massimo i tempi di questa liberazione, dobbiamo spenderci uniti per far uscire presto dall’incubo le nostre comunità e i cittadini.

Purtroppo appare sempre più chiaro che serviranno ancora mesi di sacrifici, ma le persone per accettarli hanno bisogno di vedere efficienza da parte dello stato nelle sue articolazioni.

Adesso le nostre speranze sono rivolte sulla campagna vaccinale e qui si apre la necessità di un lavoro corale e celere. La catena di azioni che porta a una campagna vaccinale di massa è molto articolata e vede difficoltà rispetto alle quali tutti dobbiamo adoperarci per ottenere soluzioni. Temi logistici, modalità di conservazione, temi di informazione e sensibilizzazione collettiva, temi di spazi idonei da allestire nella cooperazione tra diverse istituzioni.

Quello che ci deve assillare da qua in poi è accelerare, fare presto e in sicurezza. Certo arriveranno via via nuovi sviluppi, nuovi vaccini autorizzati e speriamo dotazioni sempre più consistenti ma il punto è che il sistema paese deve vivere ogni giorno in un lavoro di squadra a 360 gradi per dare rapidità o diversamente le persone non capiranno, monterà la rabbia, arriveremo tardi ad agganciare la ripartenza e quindi a riprenderci la libertà.

Non è questo tempo di polemiche, né di osservare dalla finestra cosa capita, né di commentare quante dosi vengono somministrate al giorno scorrendo grafici. Non è tempo di scarica barile. Se coinvolti, i Sindaci possono dare una mano sotto alcuni aspetti e io sono a piena disposizione. La regione e le autorità sanitarie ci convochino, ci dicano cosa possiamo fare.

Coordiniamoci con spirito positivo per dare risposte alle persone. Un sistema con una gestione cantrale può essere utile per dare una visione nazionale coordinata ma poi ogni territorio deve rimboccarsi le maniche e, come veneti, anche vista la situazione critica in cui versiamo, dobbiamo mettere doppio impegno in dedizione e operatività.

Come ci ha ricordato il Capo dello Stato questo è tempo di costruttori. Io sono una persona pratica, focalizziamo la sfida: vaccinare più persone possibili nel più breve tempo possibile. Se c’è qualcosa che i Comuni, in particolare quelli di grandi dimensioni, possono fare per centrarla allora coinvolgeteci. A Padova siamo pronti a dare il massimo ma processi complessi vanno pianificati per tempo e data l’urgenza direi che non c’è tempo da perdere.

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