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Economia

«L'ennesima commedia all'italiana che non fa ridere nessuno»: l'attacco di Bertin al Governo

«Le linee guida? Al momento non sappiamo ancora cosa potremo fare lunedì e come potremo farlo, è inaccettabile e offensivo: sembra una presa in giro o, peggio, un sadico gioco della burocrazia»

«Ineccettabile e, per certi versi, anche offensivo per chi sta aspettando di conoscere come dovrà fare e che regole dovrà rispettare per riprendere la propria attività»: è netto il giudizio di Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Veneto e Ascom Padova, sull'ennesimo ritardo da parte del Governo.

Linee guida

Afferma con rabbia Bertin: «In nessun caso l'incertezza aiuta, ma in un momento come quello che stiamo attraversando lasciare migliaia di imprese senza uno straccio di norma definita assomiglia più ad una presa in giro o, peggio, a un sadico gioco della burocrazia per farci stare sulla graticola e dimostrare chi veramente gestisce il potere in questo Paese. Al momento non sappiamo ancora cosa potremo fare lunedì e come potremo farlo. Siamo vittime inermi di "bozze" non si sa fino a che punto fatte trapelare per capire da che parte gira il vento e che dovrebbero definire protocolli o linee guida nazionali che poi, a loro volta, dovrebbero essere amalgamate con i protocolli delle Regioni. Un delirio. Tutto questo, ripeto, a poche ore da una ripresa che lunedì dovrebbe essere un momento di ritrovata serenità e che invece, complice una straordinaria proliferazione di norme, circolari, faq, sta diventando l'ennesima commedia all'italiana che non sta facendo ridere nessuno. Fosse ancora vivo il grande Totò credo che, di fronte a tanto disprezzo per il lavoro delle persone, si sarebbe chiesto: "Ma siamo uomini o burocrati?"».

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