rotate-mobile
Politica Portello

Udu contro la Regione: «Rischiamo di avere l'Università senza gli studenti»

«Il lockdown ci ha fatto perdere il lavoro, a noi e alle nostre famiglie, rendendo le spese universitarie insostenibili. Tasse, costi dell'affitto, bollette e trasporti pesano ogni giorno di più sulle nostre spalle»

Lunedì 8 giugno presso la mensa Piovego, presidio organizzato da Studenti Per - Udu Padova: «Denunciamo l'immobilismo della regione Veneto nei confronti degli studenti universitari. Usciamo da una crisi sanitaria mai vista, le cui conseguenze si ripercuoteranno per gli anni a venire. Siamo studenti abbandonati a noi stessi, in questa Regione - dichiara Pietro Notarnicola - Il lockdown ci ha fatto perdere il lavoro, a noi e alle nostre famiglie, rendendo le spese universitarie insostenibili. Tasse, costi dell'affitto, bollette e trasporti pesano ogni giorno di più sulle nostre spalle. 13 milioni sono stati stanziati dall'università di Padova, ma non bastano! Le misure introdotte dall'ateneo non sono sufficienti per far respirare gli studenti, serve che tutte le istituzioni si impegnino».

«Il vero assente - aggiunge Notarnicola  - nel dibattito rimane il Presidente Zaia: in più di 100 conferenze stampa in diretta, mai una parola sugli studenti. Siamo vittime di una Regione che sul nostro futuro ha deciso di non investire un centesimo! Ma l'Università non può diventare un lusso! Sono ormai tre mesi che chiediamo un serio investimento sul diritto allo studio: serve un contributo sull'affitto accessibile a tutti gli studenti fuori sede; serve un rimborso di tutte le trattenute per i servizi erogati agli studenti borsisti; servono agevolazioni sui trasporti per tutti gli studenti pendolari, a partire banalmente da un biglietto regionale unico! Ma serve soprattutto un rifinanziamento delle borse di studio, a maggior ragione ora che il governo ha predisposto uno stanziamento di 40 milioni. La situazione è immobile ormai da 8 anni: ora è il momento di invertire la tendenza, cominciando con l'eliminazione degli studenti idonei non beneficiari (circa il 30% nell'intera Regione) e con l'innalzamento della soglia ISPE fino a 50.000, adeguandosi agli standard delle altre regioni e aumentando finalmente la platea di idonei. Per fare tutto questo però servono milioni, non qualche migliaio di euro. Molte regioni l'hanno già capito" dichiara Marco Dario, rappresentante in CNSU con la lista UDU "il rischio è un abbandono di massa degli studi da parte degli studenti. Se le percentuali di abbandono anticipate dal ministro Manfredi sono vere, il Veneto rischia di perdere 20.000 studenti nel giro di un anno: una perdita insostenibile per il tessuto socioeconomico della Regione. Lo vediamo già qui a Padova in questi giorni: il Portello senza studenti è un luogo deserto, le attività rimangono chiuse ed i negozianti sono sul piede di guerra. Non si può continuare così! Zaia la smetta di pararsi occhi, orecchie e bocca quando si parla di studenti: il problema è serio e va affrontato subito». 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Udu contro la Regione: «Rischiamo di avere l'Università senza gli studenti»

PadovaOggi è in caricamento