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Figli delle coppie arcobaleno, Coalizione Civica: «Siamo indietro come l'Ungheria di Viktor Orbán»

Dopo che la Procura ha richiesto gli atti all'ufficio anagrafe, la polemica politica si è infiammata soprattutto a sinistra, che mette nel mirino il governo Meloni

«È ogni giorno più evidente come il legislatore italiano, persistendo nella sua scelta di restare fermo, immobile, di fronte alle molteplici richieste di pari diritti delle persone, stia mettendo in difficoltà giudici e sindaci d’Italia. Sindaci e sindache che si trovano di fronte a bambine e bambini che esistono e che hanno il diritto di vedere riconosciuta la famiglia in cui crescono e che li educa». Prende posizione anche Coalizione Civica sulla questione delle registrazioni dei figli delle coppie omogenitoriali, per cui la Procura ha chiesto gli atti al Comune.

I giudici

«Giudici che si trovano a dover rispondere alle istanze di riconoscimento di madri e padri con figli e figlie in braccio, con i vuoti normativi lasciati da una politica incapace di dialogare con la società civile - sostengono da Coalizione Civica - .Il Governo, invece di cercare finalmente una soluzione nel solco della Costituzione che mette al centro i diritti fondamentali delle persone, rende ancora più difficile ai sindaci e ai giudici dare una risposta, fare il loro dovere di tutela. Perché è evidente l’illegittima disparità di trattamento inflitta ai figli e alle figlie delle coppie omogenitoriali, usati come strumento per sancire una discriminazione fra famiglie omogenitoriali e famiglie “tradizionali”. L’Italia è rimasta indietro, uno dei pochi paesi europei a negare il matrimonio egualitario alle coppie di persone dello stesso sesso, l’adozione e la genitorialità. Siamo indietro, assieme all’Ungheria di Viktor Orbán, invece di essere alla guida per il riconoscimento di diritti e pari opportunità».

La Corte Costituzionale

«Ma la vita va avanti e sono sempre più frequenti gli inviti che la Corte costituzionale rivolge al legislatore affinché intervenga nell’interesse delle persone minori: “Il legislatore, nell’esercizio della sua discrezionalità, dovrà al più presto colmare il denunciato vuoto di tutela, a fronte di incomprimibili diritti dei minori”, Corte cost. n. 32 del 2021.
Non si arresta la spinta verso un avanzamento del nostro paese esercitata attraverso le scelte di responsabilità dei sindaci e delle sindache, assieme alla spinta della società civile nel suo complesso. Per questo, perché quella a cui stiamo assistendo è una discussione vecchia, perché il governo impone di cancellare diritti che esistono a bambini e bambine che esistono, noi come Coalizione civica per Padova sosteniamo la scelta responsabile della giunta e di tutte le altre amministrazioni di centro sinistra e di centro destra di continuare a trascrivere gli atti di nascita e spingiamo affinché tale tutela sia garantita alle bambine e ai bambini di donne e di uomini.
Ci auguriamo di poter presto smettere di dire che si tratta di una scelta coraggiosa, perché è soltanto la scelta giusta».

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