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Lunedì, 29 Aprile 2024
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«Pronti a riaprire il cavalcavia Borgomagno direzione Arcella alle auto»: l'annuncio del Comune

La soluzione individuata consiste in una nuova corsia preferenziale, affiancata alla corsia delle auto, nel tratto che dalla rotonda di via Codalunga arriva fino quasi al semaforo in cui il traffico si interseca con la linea del tram

Nelle scorse settimane i tecnici hanno approfondito le possibili soluzioni per riaprire il cavalcavia Borgomagno alle auto in entrata verso l’Arcella, senza stressare ulteriormente il cavalcavia, assicurando la necessaria protezione e senza penalizzare il trasporto pubblico. 

Soluzione

La soluzione individuata consiste in una nuova corsia preferenziale, affiancata alla corsia delle auto, nel tratto che dalla rotonda di via Codalunga arriva fino quasi al semaforo in cui il traffico si interseca con la linea del tram. Per realizzare la preferenziale sarà necessario un intervento che sposta la ciclabile più a destra. Così facendo gli autobus potranno correre nella corsia preferenziale, e trovarsi vicino al semaforo non imbottigliati nel traffico. Il semaforo sarà poi regolato in maniera tale da ridurre il più possibile l’interferenza con il tram e quindi evitare gli incolonnamenti e la compresenza di più autobus e tram a stressare il ponte. Sul colmo del cavalcavia non ci sarà mai un numero di mezzi eccessivo, il trasporto pubblico locale avrà la precedenza su gran parte delle auto, e l’autobus potrà arrivare prima davanti al radar del semaforo verso via Tiziano Aspetti, in maniera tale da far scattare il verde, cosa che prima non accadeva perché rimaneva incolonnato dietro a troppe auto. Il costo dell’intervento è stimato in circa 50.000 euro, e l’obiettivo è quello di concludere i lavori entro settembre. Dal momento che, come sottolineato anche il sindaco Sergio Giordani, si tratta di un manufatto che deve essere rispettato e osservato con attenzione, i lavori pubblici stanno nel frattempo definendo un progetto che prevede l’installazione di sensori sui ponti critici, tra cui il Borgomagno, per misurare lo stato di deformazione e tenere monitorata la salute della struttura.

Borgomagno

L’assessore alla mobilità Andrea Ragona commenta: «Abbiamo individuato una soluzione ottimale per far convivere traffico privato e trasporto pubblico senza andare a discapito del secondo, per la quale ringrazio i tecnici che ci hanno affiancati nell’individuarla. Ci eravamo impegnati con la Consulta e con i cittadini e dopo l’ascolto abbiamo analizzato la situazione con il dovuto tempo per tutti gli approfondimenti, per arrivare ad una soluzione che contemperasse diverse esigenze, ma che allo stesso tempo non rendesse necessario il rifacimento totale della corsia ovest, un intervento che avrebbe un costo troppo elevato per un ponte che è comunque destinato ad essere completamente rifatto. La soluzione è stata elaborata anche dopo aver avuto da RFI la conferma che i lavori per l’alta velocità andranno avanti come da coronoprogramma, ma diversamente da quanto ipotizzato in una prima fase progettuale, quelli per il rifacimento completo del Borgomagno non partiranno tra un anno ma avverranno solo dopo il rifacimento completo della stazione. Un’ opera quindi che non vedrà la luce durante questo mandato, e sul quale tutti i dettagli verranno dati dal sindaco e dal commissario Macello nelle prossime settimane, come già anticipato. Dal momento che il ponte è destinato a rimanere così come è per ancora qualche anno, abbiamo deciso di intervenire con dei lavori poco costosi ma efficaci per dare risposte alle sollecitazioni ricevute in queste settimane. Ripeto, con questa soluzione se da una parte potremo riaprire il traffico in entrata, dall’altra non si arreca danno al trasporto pubblico. Questa amministrazione sta investendo mezzo miliardo nelle nuove linee tranviarie, sarebbe da parte nostra incoerente non considerarlo prioritario e permettere che sul Borgomagno, snodo cruciale del trasporto pubblico, accumulasse molti minuti di ritardo rendendo inefficiente la linea esistente. Il sistema così come immaginato ci concede un margine di ulteriore miglioramento attraverso piccoli interventi che potremo programmare successivamente come ad esempio il potenziamento dello snodo semaforico con un’ulteriore struttura o lo spostamento del semaforo. Una volta fatti i lavori e aggiunta la preferenziale, monitoreremo la situazione pronti ad intervenire per migliorare. Da parte mia rinnovo l’invito a continuare ad utilizzare gli altri due cavalcavia, meno congestionati e più “sani”, oltre che più comodi per chi arriva da est o da ovest».

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