“A tavola con l’Oca di San Martino”: ecco il locali che aderiscono alla 20esima edizione
Portate e menu a tema in ventiquattro ristoranti-trattorie (e una ventina le pasticcerie) di Padova e provincia che animano la rassegna enogastronomica autunnale, inoltre «Questa è l’oca più social di sempre, con la partecipazione di Canal e Barutz»
Un appuntamento gastronomico lungo l’intero mese di novembre per conoscere, apprezzare e assaporare il gusto unico e inconfondibile delle carni dell’oca padovana, in una continua riscoperta e rivisitazione dei sapori antichi e delle ricette d’antan sapientemente rielaborate, che declinano il magnifico pennuto in altrettante squisitezze. A fare il paio, poi, ecco i tipici dolcetti di San Martino, per i quali si sono mobilitate, nell’ambito della medesima iniziativa enogastronomica, le pasticcerie di Padova e provincia.
La tradizione
«L’usanza di mangiare oca per avere fortuna è entrata a buon diritto fra le consuetudini dei padovani – scandisce Giuliano Lionello, vice presidente dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (APPE) di Padova – che possono scegliere fra le cucine di tanti ristoranti e trattorie di tutta la provincia patavina per godersi le portate e i menù a tema che la tradizione associa al grasso e gustoso pennuto».
La rassegna
«Dal canto loro – prosegue Federica Luni, Presidente del Gruppo Pasticceri APPE – i maestri pasticceri proporranno nel fine settimana di San Martino, dal 9 al 12 novembre per la precisione, il “Cavallo di San Martino”, un biscotto guarnito con glassa di zucchero colorata, praline, caramelle e cioccolatini».
La rassegna gastronomica, ideata e proposta per la prima volta nel 2003, ha lo scopo di rievocare un antico rito propiziatorio, un tempo comune nelle campagne, per festeggiare la fine dell’anno agricolo.
“Fare San Martino”
«“Fare San Martino” – conferma Filippo Segato, Segretario APPE – in effetti significava cambiare luogo di lavoro: braccianti e mezzadri lasciavano la precedente campagna e si trasferivano presso un nuovo proprietario terriero, proprio nel finire della stagione lavorativa, a novembre. Il trasferimento o, in alternativa, il rinnovo del contratto di mezzadria, era motivo di festeggiamento, con l’utilizzo del prodotto in quel momento disponibile, appunto l’oca».
I piatti
L’oca è entrata nei menù autunnali dei ristoranti e trattorie padovani dal 2003, anno in cui, anche grazie ai corsi di cucina sulle nuove tecniche di cottura, ha perso il connotato di prodotto alimentare obsoleto e fuori moda, per farlo riscoprire come alimento pregiato, stagionale, tipico e molto apprezzato dai consumatori. Spazio quindi a piatti quali l’insalatina di oca “in saor” e il petto d’oca con insalatina di finocchio e arance, tra gli antipasti. Tra i primi, spuntano i tortelloni all’oca brasata, riduzioni di bosco, purea di castagne e chips al cavolo nero o, in alternativa, la lasagna croccante con ragù d’oca e besciamella al vino rosso. In alternativa, il risotto con fegatini d’oca e riduzione al vino rosso o i bigoli (o, in alcuni casi, tagliatelle) al ragù d’oca.
Tra i secondi, l’oca viene proposta glassata, al forno, stufata o in confit: molto spesso la protagonista è la coscia che, cotta per molte ore a bassa temperatura, raggiunge una morbidezza e un gusto impareggiabili.
I menù dei 23 ristoranti e trattorie aderenti all’iniziativa si concludono con i dolci tipici della stagione: focacce e biscotti con zucca, castagne, cachi e creme.
Per chi vuole festeggiare San Martino proprio l’11 novembre, due locali propongono una serata con menù degustazione: il Calandrino a Rubano (menù di 6 portate a 95 euro a persona, bevande escluse) e Enotrattoria da Serafino a Torreglia (menù di 5 portate a 80 euro a persona, vini abbinati compresi).
I ristoranti aderenti
Per tutto il mese di novembre è possibile gustare pietanze a base d’oca nei ristoranti:
Aldo Moro La Cuisine, Montagnana - Al Palazzon, Galliera Veneta - Al Pirio, Torreglia – Antica Trattoria Al Bosco, Saonara – Antica Trattoria Antenore, Torreglia - Antica Trattoria Ballotta dal 1605, Torreglia - Antica Trattoria Taparo, Torreglia – Boccadoro, Noventa Padovana – Da Giovanni, San Giorgio in Bosco – Enotrattoria Serafino, Torreglia – Gourmetteria, Padova - Il Calandrino, Rubano – Il Console, Saccolongo - In Corte dal Capo, Conselve - La Famiglia, Correzzola - La Montanella, Arquà Petrarca – La Tavolozza, Torreglia - Locanda Aurilia, Loreggia - Miravalle, Montegrotto Terme - Nalin Tradizione e Cucina, Campodarsego – Nerodiseppia Bistro’ d’Autore, Padova – Osterie Meccaniche, Abano Terme - Sensi, Villanova di Camposampiero – Vin-Et, Padova.
Il “Canal” e “Barutz”, ideatore delle “Nonne Venete”
E, per la prima volta, quest’anno l’oca è anche “social”, diventando protagonista di un episodio della serie “In cucina con la nonna” del noto influencer “Canal”. Nella puntata speciale, la nonna è interpretata da nientemeno che da “Barutz”, ideatore delle “Nonne Venete”… la bravura dei due interpreti riesce così a unire le prelibatezze proposte con la comicità tanto apprezzata dalle migliaia di fan e follower.
Aggiornamenti
Chi desideri restare sempre aggiornato sulle iniziative e gli eventi in programma, conoscere i dettagli sui pasticceri e i ristoratori partecipanti all’iniziativa e scorrere i loro menù, condividendo piatti e ricette a base d’oca, nonché i coloratissimi dolcetti della tradizione, può farlo attraverso la social page di GustarePadova: https://www.facebook.com/gustarepadova
Le informazioni sui locali aderenti e gli approfondimenti su eventi, cene, prezzi e proposte di menù sono disponibili anche su https://www.gustarepadova.it/, il “portale del gusto” padovano.
Foto articolo da comunicato stampa e da Facebook