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Cronaca

L'ex Cittadella Visentin assolto insieme ad altri due calciatori: a Belluno non fu stupro di gruppo

Nel secondo filo processuale di Belluno, l'ex difensore italo-argentino granata è stato assolto - con altre due persone - dall'accusa di stupro di gruppo nei confronti di una ventenne, all'epoca dei fatti, durante una grigliata del ferragosto 2020 nel bellunese

La pronuncia della sentenza di assoluzione «perché il fatto non sussiste» è stata inequivocabile. Santiago Visentin, insieme ad altri due calciatori, Federico De Min militante in Promozione girone D nel Valbelluna e Matteo Verdicchioi, è stato assolto nella giornata di martedì 16 gennaio dal Tribunale a Belluno dall'accusa di concorso in stupro di gruppo avvenuto il 15 agosto 2020 ai danni di una ragazza ventenne.

Tutti e tre rischiavano 8 anni di reclusione, oltre ad una richiesta di risarcimento di 150.000 euro. Secondo l'accusa, i tre giovani, a quella festa di ferragosto 2020, avrebbero abusato di una ragazza ventenne che si era ritirata in una camera perché non si sentiva bene. Tutto smontato nella giornata di ieri nelle arringhe difensive degli avvocati dei tre, Alessandro Avanzi, Anna Casciarri, Massimiliano Paniz, che hanno sollevato diverse incongruenze tra il racconto della presunta vittima e come si sarebbero svolti i fatti. I punti su cui hanno fatto svoltare il processo sono stati essenzialmente tre. Il primo è stato il selfie scattato dalla ventenne mentre era in pronto soccorso, a seguire la mancanza di tracce biologiche sulla maglia nera che indossava la giovane al momento del fatto fino alla comparsa dei lividi a 16 ore dal fatto compiuto e non riscontrati nella visita iniziale in ospedale.

Il collegio si è riservato 90 giorni per le motivazioni, sulla base delle quali l’accusa potrà presentare appello.

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