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Violenza di gruppo a Ferragosto: per l'ex Cittadella Visentin ed altre due persone il pm chiede otto anni 

Prosegue il secondo filo processuale che vede protagonista l'ex Cittadella Santiago Visentin. Dopo la condanna in primo grado a 6 anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo insieme ad altri 4 calciatori, all'epoca suoi compagni di squadra alla Virtus Verona, torna sotto i riflettori l'ex difensore italo-argentino sempre per un'accusa di stupro di gruppo con altre due persone nei confronti di una ventenne, all'epoca dei fatti, durante una grigliata nel bellunese del ferragosto 2020  

8 anni di reclusione e risarcimento di 150.000 euro: è questa la richiesta del pm dell’accusa, Roberta Gallego, nel processo in scena a Belluno a carico dell'ex difensore del Cittadella Santiago Visentin ed altri due imputati, Federico De Min, atleta militante in Promozione girone D nel Valbelluna e Matteo Verdicchio. Per tutti e tre l'accusa è di concorso in stupro di gruppo avvenuto il 15 agosto 2020 ai danni di una ragazza ventenne non consenziente. 

Ricordiamo che il calciatore italo-argentino, sospeso e poi rescisso nel febbraio 2023 dalla squadra granata, è in attesa dell'appello per il precedente del 30 gennaio scorso, quando è stato condannato in primo grado a 6 anni per fatti analoghi commessi a Verona nel gennaio 2020.

Secondo l'accusa, i tre giovani, a quella festa di ferragosto 2020, avrebbero abusato di una ragazza ventenne che si era ritirata in una camera perché non si sentiva bene, dopo che qualche settimana precedente, almeno due dei protagonisti della vicenda avessero avuto con lei rapporti sessuali, in quell'occasione si, consenzienti. Il fatto contestato è un amplesso a tre, con la ragazza che si sarebbe svegliata per dolori causati da un rapporto sessuale già in svolgimento (avendo il ciclo mestruale la vittima indossava un tampax) da due persone, nonostante non volesse saperne di fare sesso. La vittima, come ha spiegato davanti al giudice, si è «arresa quando ho capito che non sarei riuscita a fermarli». Come riportato dal Corriere delle Alpi, la pm ha aggiunto: «nel momento in cui il rapporto è continuato, i due si sarebbero dati il cambio. Tra uno "stai zitta bastarda" e un "sei stata brava, ora sciacquati la bocca" ».  Per l'accusa De Min avrebbe iniziato il rapporto, mentre Visentin avrebbe indotto la giovane al rapporto orale. I due poi si sarebbero scambiati i ruoli, mentre Verdicchio si sarebbe fatto "massaggiare". 

Le difese dei tre imputati vertono sull'attendibilità della ragazza. La storia, secondo l'avvocato Paniz difensore di Verdicchio, è addirittura inventata ed innescata da parte della ragazza per avere avuto un rapporto a tre che le avrebbe fatto perdere la reputazione innanzi agli invitati della festa. «Racconto non attendibile», secondo il difensore di De Min, Casciarri; mentre gli avvocati Avanzi, legali di Visentin, parlano di rapporti consenzienti. 

Il 16 gennaio spazio per le repliche e probabilmente per la sentenza. 

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