rotate-mobile
Cronaca

I fratelli Alajmo scrivono a Letta per difendere la cucina italiana

I gestori del "tristellato" Le Calandre di Padova hanno risposto con una lettera al Primo ministro al giudizio dato sulla cucina odierna del bel paese da parte del sottosegretario ai Beni culturali Ilaria Borletti Buitoni, poiché definita dalla stessa come "dipendente dalle mode francesi"

I fratelli Alajmo, titolari del ristorante Le Calandre di Padova nonché gestori del Quadri di Venezia, hanno scritto una lettera aperta al presidente del Consiglio Enrico Letta, all'indomani del commento negativo sulla cucina italiana da parte del sottosegretario ai beni culturali Ilaria Carla Anna Borletti Dell'Acqua in Buitoni.

UN COMMENTO "INDIGESTO". "In Italia si è smesso da tempo di mangiare bene, purtroppo. Siamo corsi dietro alle mode, ai francesi, allontanandoci dalla nostra idea di cucina". Questo il commento della sottosegretaria. Da Padova non si è fatta attendere dunque la risposta da parte dei due fratelli Alajmo che, nella lettera indirizzata al primo ministro, chiedono addirittura "una presa di posizione netta e chiara verso il sottosegretario".

"PERSONA SBAGLIATA NEL POSTO SBAGLIATO". "Leggo incredulo la dichiarazione fatta dal Sottosegretario ai Beni Culturali. Ritengo che tale dichiarazione fatta da chi ci dovrebbe rappresentare sia la dimostrazione che sia la persona sbagliata nel posto sbagliato" ha commentato Raffaele Alajmo. "In un periodo storico come quello attuale, farci rappresentare da una persona che non ha la benché minima idea di quanto i ristoratori italiani in Italia e nel mondo facciano da ambasciatori per il Paese e per i nostri prodotti è inaccettabile".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I fratelli Alajmo scrivono a Letta per difendere la cucina italiana

PadovaOggi è in caricamento