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Valentina legata all'ex boss della baby gang della Guizza

Al processo per l'omicidio di Mattia Caruso spunta il nome di Pietro Denis Germanà Nucifora. Era diventato l'indiscusso reuccio della banda di giovani che per anni ha imperversato tra la Guizza, Albignasego e Maserà. Oggi sarà sentita anche l'imputata

Al processo per l'omicidio di Mattia Caruso spunta il nome di Pietro Denis Germanà Nucifora, meglio noto come l'ex boss della baby gang della Guizza. Ad Albignasego era diventato l'indiscusso reuccio della banda di giovani che per anni ha imperversato tra la Guizza, Albignasego e Maserà. Già protagonista di pestaggi, vandalismi e rapine quand'era ancora minorenne, negli anni è stato più volte arrestato e condannato. É finito in carcere nel 2012, periodo in cui ha vissuto la prima breve latitanza, e nel maggio 2013 è stato arrestato con altri dieci giovani membri della gang. Aveva messo in piedi un piccolo impero basato su intimidazioni e violenze rivolte per lo più ai coetanei, compresi i suoi sodali e le fidanzatine dell'epoca. 

Germanà era cugino di secondo grado della vittima, Mattia Caruso. Valentina Boscaro cominciò una relazione con lui quando Nucifora era in comunità, tanto che lui evase per potere stare con lei, cosa che creò non pochi problemi tra i due. «Ha messo contro due cugini - ha dichiarato nella precedente udienza, la madre di Mattia -  e in difficoltà due famiglie». Per questo nell'udienza di oggi, mercoledì 20 settembre, si è ripreso proprio da quel punto nella deposizione della signora Rosanna Russo interrogata dall'avvocato dell'imputata, Alberto Berardi. Risponde a tutto la signora, anche se in un paio di occasioni ha chiesto le fosse ripetuta la domanda. Si è parlato molto del carattere di Mattia Caruso e del rapporto tra madre e figlio. Berardi ha insistito sulle abitudini della vittima, tanto che a un certo punto la procuratrice aggiunta Valeria Sarzani, che da questa udienza sostituisce il collega Roberto Piccione, è intervenuta sottolineando che «l'imputato è la signorina Valentina Boscaro, non la vittima». L'avvocato non demorde e legge un messaggio vocale inviato dall'imputata Valentina Boscaro in cui lei lo accusa di essere violento oltre che dedito all'alcool. La madre ha assicurato di non averlo mai visto compiere un gesto di violenza e che non fosse quella la sua attitudine. «Il tuo unico pensiero è ubriacarti e andare a pestare qualcuno», legge l'avvocato Berardi da un messaggio vocale inviato dalla Boscaro a Caruso. Il legale fa riferimento al casellario giudiziario di Mattia e chiede alla madre se ha mai saputo di episodi violenti in cui il figlio fosse stato coinvolto e si è parlato di un episodio accaduto in un bar gestito da una famiglia originaria della Cina. Una vicenda che ebbe strascichi giudiziari. E' chiara la linea dell'avvocato di Valentina Boscaro, il legale, Alberto Berardi, che vuole dimostrare che Mattia fosse violento e pericoloso. 

La procuratrice aggiunta Valeria Sarzani chiede alla madre due chiarimenti, una volta terminate le domande del legale della Boscaro. «La maggior parte delle volte litigavano per gelosia, Mattia e Valentina. E' per questo che litigavano», spiega la signora Rosanna Russo. Quando tocca all'avvocata Anna Desiderio, legale della famiglia Caruso, la prima domanda è sul tipo di rapporto che Mattia aveva avuto con la precedente ragazza con cui aveva avuto una relazione durata quattro anni e se ci fossero stati problemi tra loro. «Assolutamente no», risponde sicura la madre. 

Valentina Cerchiaro è la moglie di Massimiliano Spinale, cugino di Mattia Caruso. Anche lei lavora nelle fiere e conosce Valentina Boscaro da tantissimi anni, una quindicina, con la quale era molto amica. «Vengo a sapere, circa due anni fa, che Valentina e Mattia si stavano frequentando. Io sono rimasta di ghiaccio perché conoscevo il precedente con Simone Ribaldi, Valentina è una ragazza molto particolare. L'ho frequentata molto nel periodo della relazione tra lei e Simone. Lei lo ha fatto tantissimo soffrire, la bambina non gliela faceva vedere, lo minacciava, gli dava delle colpe che non aveva. Lui una volta le ha regalato un collier per la nascita della bambina, e lei ha cominciato a tirargli di tutto addosso. Aveva frequenti sbalzi di umore, cosa che ricordo anche io. A volte era sorridente e poco dopo diventava triste. Anche nell'arco di un'ora. Per questo quando vengo a sapere della relazione tra i due io a Mattia ho manifestato le mie perplessita. Gli dicevo che non era la ragazza per lui. Nel 2021, a gennaio, a Gallio notai che Mattia aveva dei segni sul viso. Un occhio nero e dei tagli. Lui non voleva spiegarci cosa fosse accaduto fino a che confessa che aveva litigato con Valentina. Per questo gli raccontai la storia di Simone e quello che ha comportato quella relazione. Nonostante questo la storia è andata avanti». L'avvocata Francesca Betto chiede se in quella occasione avesse visto Mattia fare uso di alcolici e se si fosse ubriacato. «Sinceramente no», risponde subito. La legale chiede se è venuta a conoscenza di altre occasioni in cui lei avrebbe usato violenze contro di lui. La procuratrice aggiunta Valeria Sanzari chiede alla teste come reagiva Mattia Caruso quando lei le raccontava dei precedenti con il padre della figlia di Valentina Boscaro. «Era innamorato, non ascoltava nulla». Perché Valentina Boscaro impediva di vedere la bambina al padre? «Inventava delle accuse assurde, cose che non si possono credere. Io Simone lo conosco molto bene, è proprio una persona buona». Dagli atti risulta che Mattia Caruso era a casa dell'imputata perché la bambina non c'era: «Era con lui a Roma». 

Quando tocca all'avvocato Berardi il legale chiede di delimitare temporalmente il legame tra Valentina Boscaro e Simone Ribaldi. «Ho visto che la coppia non funzionava tanto tempo prima che nascesse la figlia. Prima del contenzioso sulla figlia c'erano già stati problemi. Lei se n'era andata con la bambina da Roma molto prima. Poi quando c'è stata la causa tutto è molto più evidente. La bambina ora è affidata al padre». 

Alle 10 e 40 è il momento della deposizione di Carmela Caruso, sorella maggiore della vittima, Mattia. «Io conosco Valentina nell'estate 2020. Natale lo passiamo insieme tutti, c'è anche lei. Stiamo qualche giorno insieme e noto i suo cambi di umore e i suoi atteggiamenti. Era molto severa con la piccola figlia. Proprio durante quei giorni li ho visti litigare e lei ha colpito con uno schiaffo Mattia. Era molto gelosa, perfino di me. Io a mio fratello avevo spiegato che non mi piaceva e che non volevo averci troppo a che fare. Poi scopro che nel 2021 Valentina ha cercato e contattato un nostro parente, Denis Germanà Nucifora, che era in comunità per via dei tanti reati commessi. Tutti conoscevano il suo curriculum, delle sue vicissitudini giudiziarie. Anche Valentina. Lei disse che si era innamorata di Germanà. Dopo un paio di mesi è stato riacciuffato dalla giustizia e Valentina disse a Mattia che lei voleva sposare Germanà. Su fb ci sono le foto di Valentina e Germanà che si baciano con anche la bambina», ricorda la sorella della vittima. L'avvocata Betto vuole capire come i due poi, nonostante questa vicenda, siano tornati insieme. «Quando lei chiamava lui correva. Lasciava perfino il suo cane dal quale non si separava mai per poter stare con lei», ricorda la sorella Carmela. Si arriva così al'ultima volta che ha visto suo fratello, il pomeriggio prima che lui perdesse la vita. «Mi sembrava felice e tranquillo. Era con lei», sottintendendo la presenza di Valentina Boscaro con Mattia. L'avvocata Betto vuole capire se ci sono stati episodi in cui la Boscaro è stata violenta con lui. «Capitava eccome, lui quasi ci scherzava su, come quando lei gli ha lanciato un portacenere. Poi è arrivata a piantargli delle forbici nell'inguine per gelosia». Si torna alle abitudini di Mattia: «Negli utlimi tempi, quando litigava con Valentina, beveva certo di più. In generale invece il suo atteggiamento era quello della maggior parte delle persone che vivono nella nostra regione». L'avvocata Desiderio torna a chiedere cosa ne pensasse la famiglia di quella relazione. «Eravamo tutti contrari in famiglia a quel legame, ma Mattia non era un ragazzino, non potevamo certo insistere».

Dopo una breve pausa tocca all'avvocato Alberto Berardi interrogare la sorella di Mattia Caruso, Carmela. «E' successo che mi ha raccontato di alcune liti, anche di sue reazioni. L'aggressione la subiva lui, a volte reagiva. E' sempre stata lei a cominciare». L'avvocato le chiede se da altri, magari l'altro fratello, ha sentito di situazioni in cui è stato lui ad aggredirla. «No, mai», risponde la sorella di Mattia. L'avvocato Berardi chiede se aveva visto mai tracce di queste aggressioni: «Due buchi all'inguine, un'altra volta era arrivato a casa mia pieno di graffi, dalla nuca al collo, sul lato destro. Sempre dopo discussioni con lei. «Sono talmente tanti gli episodi che non posso ricordare le date. Mi ricordo di una volta in montagna che era pieno di segni, poco dopo il Natale 2020». L'avvocato vuole sapere se Mattia ha mai alzato le mani senza che lei lo avesse colpito. «Forse un paio di volte, una volta l'ha spinta via prima che potesse degenerare la situazione». Si torna alla relazione tra Valentina Boscaro e Denis Germanà. «Io i messaggi di Valentina a mio fratello li ho visti da mio fratello. Lei lascia Mattia, si mette con un suo parente e poi gli scrive se può aiutarlo a trovare un prete che li sposi? A me pare un atteggiamento un po' subdolo, quello di Valentina». La sorella torna sul fatto che la famiglia non voleva quella relazione, soprattutto dopo la relazione di Denis Germanà». L'avvocato legge un messaggio di Valentina proprio alla sorella in cui le spiega che la loro era un'amicizia e che non stavano insieme: «Già, perché lei voleva tenere i piedi in più scarpe». A questo punto chiede la parola l'avvocata Francesca Betto se il fratello Mattia usava anche altri telefoni della famiglia per chiamare, sentire e comunicare con Valentina Boscaro. «A volte poteva succedere». Ci sono dei messaggi mandati l'11 settembre 2022 in cui lei dichiarava amore a Mattia. «Lui era manipolato da lei, infatti com'è andata a finire? Che mio fratello è morto». 

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