Suor Lia: "In vent'anni mai un episodio così grave"

E’ amareggiata Suor Lia, la religiosa dell’ordine delle Elisabettine che da ormai un ventennio coordina le attività delle Cucine Popolari di via Tommaseo: “In tutti questi anni non era mai accaduto un episodio di questa gravità – afferma – sono molto addolorata, anche perché conoscevo di vista entrambe le persone coinvolte”. Il fatto è avvenuto proprio durante l’ora di pranzo, sotto gli occhi di operatori e avventori che non si sono accorti di nulla fino all’ultimo: “Fino a poco prima eravamo tutti distratti da due italiani che stavano litigando per una sciocchezza – racconta suor Lia – poi, proprio mentre l’operatore diceva loro di calmarsi e non gridare, è successo”.

E’ difficile non leggere l’episodio alla luce dei fatti che stanno accadendo a Padova nelle ultime settimane: entrambi i giovani coinvolti, di origini magrebine, sono arrivati in Italia pochi mesi fa assieme ai moltissimi riversatisi sulle nostre coste a causa dell'emergenza in Nordafrica. Ma suor Lia non vuole tirare conclusioni affrettate: “Non bisogna mai generalizzare e mai giudicare – afferma – d’altra parte noi non abbiamo notato grossi cambiamenti dopo l’ondata di arrivi dei mesi scorsi. Certo, ci sono state giornate particolarmente affollate ma i nuovi arrivati sono in gran parte ben sistemati nelle comunità d’accoglienza”.

Questo ennesimo episodio di violenza rimette sul tavolo la questione dell’ubicazione della storica mensa dei poveri, dando argomenti a chi da tempo sostiene di doverla spostare dal centro città: “Queste sono cose che verranno decise in Curia – afferma suor Lia – io ho intenzione di continuare a fare il mio lavoro a servizio delle tante persone che hanno davvero bisogno. Il momento è difficile, la crisi ha portato qui da noi anche diversi italiani che hanno perso il lavoro e si trovano in difficoltà”.