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Presidio all'Arco Spedizioni in zona industriale: «Punito chi si oppone al caporalato»

Sciopero in Arco Spedizioni; Adl Cobas: «Sospeso un nostro Rsa senza motivo, rischia il licenziamento»

Ancora un presidio all’Interporto e precisamente davanti al magazzino Arco Spedizioni di Padova. «Questo cantiere - commentano i sindacalisti di Adl Cobas - negli anni ci ha abituato alle cose peggiori: è passato ad essere il magazzino con il record di cambi di appalto (8 in 10 anni circa) naturalmente tutti a discapito dei lavoratori e con enormi vantaggi per la committenza e gli appaltatori di turno, ad essere negli ultimi 2 anni il “paradiso” del caporalato organizzato».

Non usano mezzi termini dal sindacato: «Da circa due anni e mezzo, prima attraverso Novalog e poi da Ottobre scorso tramite Mi-Lo srl, la scelta di Arco è stata quella di utilizzare alcuni personaggi per cercare di far fuori l’esperienza sindacale di Adl Cobas all’interno del magazzino, l’unica e sola esperienza sindacale che è riuscita a portare uno briciolo di dignità e legalità all’interno del magazzino, in una giungla di illegalità, cambi di appalto improvvisi, bute paga mancanti, cooperative fallita e sparite nel nulla, contrinuti non pagati, tasse evase, cud mai rilasciati ai lavoratori, e molto altro», accusano da Adl Cobas.

«E’ merito di Adl Cobas se oggi c’è una busta paga “normale”, i vecchi lavoratori hanno ereditato livelli e anzianità di cantiere, l’introduzione del ticket presenza e molto altro.
Evidentemente ad un certo punto Arco non poteva più tollerare legalità e dignità all’interno del cantiere, così ha sguinzagliato questi personaggi: un capocantiere del Veneto (che non capiamo ancora per chi lavori) e uno a Padova», denunciano i delegati. «Per metere contro i lavoratori si sono usate poi promesse di livelli facili, ferie concesse al momento, permessi regalati, meccanismi di assunzione personalizzati senza normali procedure, scelta arbitraria di rinnovo o meno di contratti determinati, obbligo di non iscriversi ad adl cobas favorendo invece altri sindacati». Il tema della "democrazia sindacale" torna ancora una volta, argomento sul quale l'ex Prefetto Raffaele Grassi si è espresso chiaramente più volte richiamando anche pubblicamente le aziende. «Personaggi che, con la complicità di Arco Spedizioni e prima Novalog adesso MI-LO Srl, hanno avuto vita facile obbligando alcuni lavoratori approfittando del loro stato di salute o economico a scegliere da che parte stare, quella del capocantiere, grazie appunto a piccoli favori; va da sè che chi non ha accettato questi meccanismi, e arriviamo ai giorni nostri, è stato insultato, maltrattato, messo alla gogna, spostato continuamente di mansioni, negate le ferie e i permessi, cambiato di turno fino». 

Il presidio ad Arco Spedizioni

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