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Mostra fotografica “Il volto nascosto del Portello” al Sant’Eufemia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

L’Associazione Culturale Fantalica è attiva nella vita dei cittadini padovani dal 2002 con l’intento di dare spazio e valorizzare la libera espressione creativa e di promuovere il patrimonio culturale del territorio. Con questo spirito guida, Fantalica ha vinto il Bando CulturalMente 2015, proponendo il progetto Portello Segreto, al quale partecipano altre realtà culturali tra le quali Progetto Portello e Gruppo Giardino Storico.

È nell’ambito di Portello Segreto che Fantalica inaugurerà la mostra fotografica “Il volto nascosto del Portello”, opera dell’Associazione Fosfenilab. Con le immagini raccolte, il fotografo Emanuele Salvagno si propone di documentare e descrivere le architetture storiche ed alcune aree del Portello per narrare l’origine e la metamorfosi di questo borgo.

L’inaugurazione avverrà venerdì 17 giugno, dalle ore 18 al parco Città dei Bambini, in via Sant’Eufemia. L’evento prevede anche una visita guidata ai segreti del parco, dal punto di vista storico e botanico. La visita sarà tenuta dal professor Patrizio Giulini, del Gruppo Giardino Storico Università di Padova. Alla visita seguirà una performance di danza tenuta dalla Compagnia VIA di Padova. L’esibizione, “Passo leggero come piuma” si inserisce nell’atmosfera dell’evento con l’intento di promuovere una forma di libera interazione tra ballerini e spettatori, sia grandi che bambini, che saranno lasciati liberi di osservare ciò che più interessa loro, trasformando con la loro stessa attenzione la visita al parco in un’esperienza visiva e creativa unica e personale.

La mostra fotografica prende vita in questo contesto di creatività e arte portando alla luce scorci e immagini di angoli nascosti e quasi dimenticati che hanno invece giocato un ruolo chiave nella vita padovana. A tal proposito Camilla Carniello, dell’Associazione Fantalica, ha intervistato il fotografo Emanuele Salvagno.

Che cosa pensavi del Portello prima di iniziare il progetto? E cos’hai rivalutato in seguito?

Devo ammettere che non avevo un'idea chiara del quartiere, ne conoscevo alcuni frammenti […]. Conoscevo sommariamente anche la storia del luogo seppure non ne ignorassi le origini portuali. Durante il lavoro ho potuto conoscerlo in maniera molto approfondita, dapprima visitandolo con Emanuele Cenghiaro e Bruno Cesarotto che mi hanno raccontato molto della storia del luogo, mi hanno aiutato a capirne le origini e la forma che esso ha preso nei secoli. Successivamente ho parlato molto con alcuni esercenti e abitanti storici della zona che mi hanno aiutato a capire il Portello moderno e la sua popolazione. Grazie a questa esperienza ho potuto rivalutare l'importanza storica e sociale del quartiere.

Cosa ti è piaciuto di più fotografare? Perché?

Il lavoro, durato circa quattro mesi, è stata un’occasione per esplorare e conoscere il quartiere con uno sguardo differente da quello di "passante" al quale ero abituato. Un gesto semplice come quello di alzare lo sguardo si è rivelato essere la vera svolta: molte facciate di edifici, con le loro architetture, statue e targhe sono delle meraviglie che si celano in piena vista. […] Posso dire però, che le fotografie che ho preferito fare sono i ritratti agli esercenti. […] Spesso sono stati occasione di lunghi scambi di informazioni ed opinioni; prima di una fotografia infatti mi sono trovato a passare anche mezza giornata a chiacchierare con qualcuno di loro.

Cosa si è rivelato difficile?

Per quanto "scovare" dei veri segreti del quartiere, o gestire gli appuntamenti con tutte le persone che mi hanno aiutato sia stato impegnativo, ciò che è stato davvero difficile è stato comprendere e sfruttare il meteo, che in questi mesi è stato davvero impietoso!

Che serie di foto/immagini/punti di vista ritieni più emblematici del Portello?

Credo che ogni filone analizzato abbia la sua importanza, sia essa storica o sociale. Secondo me le più "importanti" sono le riprese fatte dalla barca sul Piovego e all'interno di chiese e bastioni, perché danno la possibilità di vedere un Portello diverso da quello cui tutti siamo abituati a vivere.

Cosa pensi metta in luce il tuo lavoro?

Questo lavoro mette in luce senza alcun dubbio il valore storico e sociale del quartiere nella vita della città.

Cosa vorresti dire/consigliare a chi viene a vedere la mostra?

Sono stato molto parco di informazioni sulle didascalie proprio perché mi piacerebbe molto che questa mostra fosse uno spunto per cercare da sé le bellezze segrete del Portello, sia quelle che sono riuscito a fotografare, sia tutte le altre che ancora si celano alla nostra vista. Con l'occasione ringrazio Fantalica, la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e tutti i partner che mi hanno aiutato e dato la possibilità di realizzare questa mostra e soprattutto di conoscere il "Portello Segreto".

Al termine della visita e dell’esibizione sarà possibile prendere parte ad un rinfresco offerto dal bar Red Velvet. La partecipazione all’intero evento è completamente gratuita, previa prenotazione (per qualsiasi domanda o informazione rivolgersi a fantalica@fantalica.com o chiamare il tel. 049 2104096 o cell. 348 3502269).

L’installazione sarà presente nel parco dal 17 giugno al 16 settembre e potrà essere visitata durante gli orari di apertura del parco.

di Camilla Carniello

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