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L’INTERVISTA Brignano: “Do risposta alle domande senza risposta”

Pronto a tornare a Padova il 3 marzo al Palafabris, l'attore romano Enrico Brignano svela il segreto di un successo che sembra non arrestarsi, e si lascia andare a qualche anticipazione sullo show

Sono passati ben 23 anni dal diploma all'Accademia per giovani comici e dopo una faticosa e lunga gavetta, ecco che Enrico Brignano continua, da due stagioni, a incassare il meritato riconoscimento e successo, riempiendo i teatri e i palasport di tutta Italia. Anche Padova ora potrà apprezzare l’attore romano il prossimo 3 marzo al Palafabris. Il suo nuovo spettacolo “Tutto suo padre… e un po’ sua madre” è stato scritto con Mario Scaletta e con Massimiliano Giovanetti, collaborazione ai testi di Giancarlo Magalli e Fabrizio Nardi. La regia è affidata allo stesso Enrico Brignano. Per PadovaOggi il comico racconta e spiega lo show in scena domenica, lasciandosi andare e svelando qualche interessante aneddoto.

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Parliamo del titolo dello spettacolo…

“Tutto suo padre... e un po’ sua madre” è soprattutto un omaggio alla mia famiglia e alla memoria di mio padre, scomparso la scorsa estate. È uno show nel quale cerco di dare una risposta alle domande senza risposta: sulla vita, sulle amicizie, sui rapporti umani. Metto alla berlina vizi, difetti e pregi delle persone vicine senza risparmiare nessuno, ma soprattutto me stesso.

Rispetto allo spettacolo con cui ha girato l’Italia un anno fa, quali sono le novità?

Ci sono dei nuovi balletti, delle nuove canzoni, dei nuovi monologhi e pure una nuova poesia alla fine.

“Tutto suo padre… e un po’ sua madre” un successo continuativo, qual è il segreto?

Forse il segreto è fare uno spettacolo senza risparmiare su nulla: orchestra dal vivo, ballerini, canzoni originali, ecc. È uno show vero e proprio come non si vedeva da molto. Non so fare in altro modo, sono abituato così e il pubblico ritorna a vedermi perché conosce la qualità e la preparazione dei miei spettacoli. La crisi almeno durante i miei show gliela voglio far dimenticare.

Tanta la sua popolarità, racconti...

Il segreto della mia popolarità è dovuto a tanti fattori: sono oltre 25 anni che faccio questo mestiere, quindi non sono propriamente un “giovane” anche se mi porto molto bene i miei anni. È un successo costruito piano piano, anche se agli occhi del pubblico sembra arrivi tutto insieme. La popolarità mi fa molto piacere e sarebbe sbagliato dire che mi pesa dopo tutta la fatica che ho fatto. Certo qualche volta mi piacerebbe uscire a prendere un caffè senza essere fermato, magari mentre sono al telefono con qualcuno, oppure sentirmi strattonare per una foto mentre sto accompagnando mia madre a fare una commissione con il rischio che caschiamo tutti e due, ma non si può avere tutto. So che anche i gesti più maldestri sono gesti di simpatia e affetto nei miei confronti. A dirla tutta, sarebbe molto peggio non avere questi inconvenienti.

Quali sono i prossimi programmi?

La tournée continuerà fino a marzo. Nello stesso mese, il 14, uscirà nelle sale cinematografiche “Ci vediamo domani” una commedia diretta da Andrea Zaccariello nella quale sono il protagonista. Sarò un imprenditore che apre un’agenzia di pompe funebri in un paese di ottuagenari con la certezza di fare fortuna. Sarò presto smentito dai fatti…

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