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Donazzan: «Parteciperò al 25 aprile per placare il clima d'odio», poi getta benzina sul fuoco delle polemiche

Anche quest'anno, puntuale come neppure un orologio svizzero, a scatenare il caos alcune dichiarazioni dell'assessora regionale Elena Donazzan che arrivano immancabili a ridosso di questa importante data

L'assessora Elena Donazzan ha anticipato che quest'anno sarà alla manifestazione del 25 Aprile, a Vicenza. «La speranza è che si plachi il clima di odio e che le parole violente lascino lo spazio all'inclusione per tutti gli italiani, anche quelli, come me, nipoti di chi combatté mantenendo fede, da militare, al giuramento prestato», e di non aver partecipato in passato «preferendo un momento di preghiera in uno dei tanti luoghi testimoni della violenza della guerra civile per mano partigiana, per pregare per tutti i caduti. Proprio tutti, coloro che, in buona fede e credendo in un ideale, persero la vita». 

I toni

Fino a qui, se l'intenzione era quella di tenere un profilo basso e non far partire le polemiche che ogni 25 aprile scatenano le sue ben note opinioni, l'assessora Elena Donazzan era parsa poter in qualche modo anche riuscire nell'intento. Se queste fossero state davvero le sue intenzioni. Ma poteva essere diverso, questo 25 aprile 2023? Assolutamente no. Infatti ha poi voluto precisare che l'antifascismo non è un valore perché «ha partorito le Brigate Rosse» e che «sulla Costituzione non c'è scritto da nessuna parte che è antifascista», per far partire una polemica che ha ormai una tradizione consolidata. Basta poco e la miccia si riaccende. E se c'è una che lo sa è certamente lei. E infatti così è stato anche quest'anno.

Orologeria

Queste polemiche a orologeria che ogni 25 aprile innesca l'assessora ed esponente di Fratelli d'Italia, sembrano quasi mirate a voler sminuire o svuotare di significato questa data. Questa è almeno l'impressione, dopo anni in cui si ripete lo stesso copione, rigido che neppure una serie di Netflix. E ogni anno conseguenza ovvia sono i commenti e le critiche che le sue parole scatenano. Per non farsi mancare nulla poi, in un'intervista a un quotidiano locale che ha fatto ripartire questa monotematica e ripetitiva giostra, non poteva mancare un pensiero dell'assessora sulla cosiddetta "sostituzione etnica". «E' già in atto», ha ovviamente dichiarato l'assessora. 

Fratoianni

«Passano gli anni e l’esponente veneta di FDI, Elena Donazzan, continua imperterrita a dire stupidaggini. Non riesce proprio a comprendere che dall’antifascismo è nata la nostra Repubblica. Punto». Il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra è lapidario. «Se Zaia e Meloni sono persone serie e coerenti - ha proseguito il leader di SI  - uno dovrebbe cacciarla subito dalla giunta della Regione Veneto, l’altra dovrebbe accompagnarla alla porta dal partito di Fratelli d’Italia. Se non lo fanno è evidente che  condividono le sue parole, e  sarebbe assolutamente grave. Per il resto forse è meglio che l’Assessore Donazzan non festeggi il 25 aprile - ha concluso Fratoianni - perché è evidente che la sua intenzione rimane sempre  quella di rendere omaggio anche a fascisti e nazisti, e riscrivere la storia non è possibile».

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