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Il giurista risponde al sindaco di Teolo: «Lottizzazione Area ex Cima, chi non sa o fa finta di non sapere è Turetta»

Al sindaco di Teolo, Valentino Turetta, che difende la decisione della sua amministrazione di dare il via libera a una nuova colata di cemento in pieno Parco Colli assicurando non esserci alternativa, ha risposto un esperto di diritto pubblico-costituzionale, il professor Maurizio Malo che è di tutt'altro avviso. Ha scritto anche a Mattarella: «Il paesaggio non è considerato come dovrebbe secondo una "certa prassi" che supera norme e giurisprudenza»

Maurizio Malo è professore di diritto pubblico-costituzionale e di diritto dell’ambiente nell’Università degli studi di Padova. Fa parte dell’Associazione italiana dei professori universitari di diritto costituzionale (AIC). E' lui l'autore dell'appello inviato al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella per fermare la lottizzazione dell'area ex Cima, a Monteortone nel Comune di Teolo. E' a lui che giriamo due questioni che erano rimaste sospese con il sindaco di quello stesso comune, il forzista Valentino Turetta. In agosto, quando la questione era ormai fatta esplodere dal Comitato Spontaneo No Cemento Monteortone, pur mostrandosi comprensivo rispetto alle ragioni di chi protesta, ha bollato chi si vuole opporre a una nuova colata di cemento in pieno Parco Colli, come gente che non sa.  «E' il sindaco che non sa o sembra non sapere», risponde secco, senza esitare, il professor Malo, che ci riceve nel suo ufficio al Bo. «Quella è un'area pienamente preservata secondo provvedimento della Soprintendenza molto accuratamente motivato. C'è la certezza dal 1977 che non si possa operare diversamente a un'azione volta alla tutela in modo pieno di tutta l'area che riguarda il Parco Colli. Se ci sono stati degli impegni prima della certificazione, la giurisprudenza parla chiaro sul punto perché si rivelano poi illegittimi. Non è che perché un comune ha un quadro e pensando non valga nulla si impegna con un privato a tagliarlo in due e poi scopre che è di Tiziano, non è perché aveva preso un impegno taglia la tela in due». Un esempio che non lascia spazio a molti dubbi. Gli chiediamo quindi di spiegarci meglio. «Dal 1968 la Corte Costituzionale ha sancito che il provvedimento di vincolo paesaggistico non porta nessun elemento innovativo ma dichiara ciò che è già, in modo oggettivo. Un parco naturale quale è il parco dei Colli Euganei è bene paesaggistico sin dal 1985, lo afferma in modo chiaro la legge Galasso. Quanto rimane nell'area del parco va conservata così com'è perché quell'area ha un pregio assoluto. Questo non significa non si possa fare più nulla, ma lo si fa operando in modo compatibile e coerente, utilizzando ad esempio gli edifici dismessi presenti ma non aggiungendo nuovo cemento, in quanto bene di primario e assoluto interesse. Questa è anche la tesi che sosteniamo nell'appello». Nel documento che è stato recapito e sembra anche ricevuto dalla segreteria del Presidente Mattarella, che è anche il garante della Costituzione, sono citate sentenze della Corte Costituzionale in materia di tutela del paesaggio. Ci sono 29 alberghi nella zona termale che sono in disuso e abbandonati. L'amministrazione comunale dice di non poter far nulla affinché non si costruiscano 9 condomini da 4 piani, un albergo della stessa altezza oltre a 40 bungalow. Sostiente che questo provocherebbe un grave danno erariale per il Comune di Teolo. Il sindaco, anche un po' stizzito, aveva risposto alle nostre sollecitazioni sulla questione che se qualcuno gli avrebbe indicato una soluzione percorribile lui avrebbe anche fatto un passo indietro sulla lottizzazione, ma secondo Turetta una soluzione non c'è. «Il paesaggio che è anche indicato in modo esplicito nell'articolo 9 della Costituzione non è considerato come dovrebbe secondo una certa prassi che supera la norma e anche la giurisprudenza. L'appello è formulato non a caso al Presidente della Repubblica come organo garante della Costituzione e gli indichiamo questa grave violazione di un principio costituzionale volto alla tutela dei beni paesaggistici». 

L'appello inviato a Mattarella è stato sottoscritto da due Rettori emeriti dall'Università di Padova, come Giuseppe Zaccaria e Vincenzo Milanesi, l'attuale prorettrice al patrimonio storico, artistico e culturale dell'Università di Padova, Monica Salvadori,  il Presidente del corso di laurea in economia dell'Università di Padova, Cesare Dosi,  la Presidente del Corso di laurea in relazioni internazionali e diplomazia  dell'Università di Padova, Elena Calandri,  il Presidente del Corso di laurea in diritto dell'economia dell'Università di Padova, Filippo Viglione, il Presidente del Corso di laurea in archeologia dell'Università di Padova, Michele Asolati e vari altri docenti dell'Università di Padova e di altre Università. 

Il 1 ottobre la battaglia contro la lottizzazione dell'area Ex Cima ci sarà una manifestazione che partirà alle 9 e 30 del mattino dallo stadio di Abano e che terminerà proprio nell'area verde che in tanti si stanno mobilitando per difendere. Gli organizzatori stanno raccogliendo adesioni non solo da realtà di tutta l'area del Parco dei Collli ma anche dalla provincia e dalla regione. 

Area Ex CIma

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