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«Un progetto condiviso da tutti per la città che verrà»: Giordani lancia "Padova 2030"

«Voglio proporre un piano per "Padova 2030", un progetto condiviso da tutti per la città che verrà. Ci vorranno dai sette mesi a un anno per prepararlo, ma è necessario farlo. Ed è necessario che venga poi messo a punto, indipendente dai sindaci che si susseguiranno e dal loro colore politico»

«Voglio proporre un piano per "Padova 2030", un progetto condiviso da tutti per la città che verrà. Ci vorranno dai sette mesi a un anno per prepararlo, ma è necessario farlo. Ed è necessario che venga poi messo a punto, indipendente dai sindaci che si susseguiranno e dal loro colore politico». L'annuncio porta la firma di Sergio Giordani, e viene fatto in un'occasione tanto speciale quanto ideale.

Padova 2030

Il primo cittadino, infatti, lo dichiara durante "Padova tutti convocati", incontro organizzato da Confcommercio Ascom Padova presso la Camera di Commercio e dal sottotitolo emblematico: "Ridisegnare la road map del territorio". E a dargli lo spunto è stato Giuseppe Sala, sindaco di Milano, come spiega il "pari ruolo" Giordani: «L'ho incontrato e mi sono confrontato più volte con lui, chiedendogli consigli perché c’è sempre da imparare. E dato che Milano cresce continuamente indipendentemente da chi è sindaco ho capito che non si possono buttare risorse per disegni politici non condivisi».

Villa Breda

Sergio Giordani parla poi a sorpresa di Villa Breda: «C'è l'ipotesi di prenderla in locazione gratuita finché la Regione non la mette all'asta. Il valore si aggira sui sei milioni di euro, è un patrimonio di Padova e non posso pensare che vada ai privati. Vogliamo cominciare a gestirla come amministrazione per iniziative comunali e per valorizzare il parco. È molto importante per noi, ora è una zona di degrado e vogliamo riportarla ai fasti di un tempo».

Prandina e nuovo ospedale

Conclusione dedicata al nuovo ospedale («Presumo che la firma dell'accordo arriverà ad aprile, e a quel punto spetterà poi all'azienda ospedaliera») e alla Prandina: «Lo scambio col Demanio avverrà credo verso giugno o luglio, una volta finiti anche i lavori di demolizione del complesso Serenissima in via Anelli, che hanno subìto un leggero ritardo a causa della presenza di amianto in qualche locale»

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