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Inflazione, i padovani preferiscono fare la spesa "dal contadino": la tendenza

Dall’inizio della primavera, spiega Coldiretti Padova, le presenze nei mercati di Campagna Amica sono in sensibile aumento sia al Mercato Coperto di Padova, aperto da 5 anni in via Vicenza, che nei dodici mercati settimanali di Campagna Amica in città e in provincia

Piace la spesa dal contadino per contrastare il caro prezzi con un’ampia scelta di prodotti del territorio e di stagione, acquistati direttamente dagli agricoltori. Dall’inizio della primavera, spiega Coldiretti Padova, le presenze nei mercati di Campagna Amica sono in sensibile aumento sia al Mercato Coperto di Padova, aperto da 5 anni in via Vicenza, che nei dodici mercati settimanali di Campagna Amica in città e in provincia.

Campagna amica

Con l’arrivo della bella stagione e poi del caldo è cresciuta la domanda di prodotti freschi, meglio se venduti dagli stessi agricoltori. Il costo sempre più alto per la spesa alimentare spinge poi i padovani a scegliere di are la spesa dal contadino per assicurarsi una maggiore qualità e un rapporto diretto con il produttore. A Padova, tra il Mercato Coperto del sabato mattina e mercoledì pomeriggio e gli appuntamenti settimanali in via Forcellini, Mandria e Pontevigodarzere sono oltre duemila le presenze settimanali, con un aumento del 20% negli quattro mesi. Una tendenza confermata anche negli altri mercati di Campagna Amica in provincia, con più di 6 mila presenze complessive ogni settimana, anche queste in costante crescita. È quanto è emerso nel corso dell’assemblea dell’Agrimercato delle Terre del Santo, l’associazione che riunisce una sessantina di agricoltori di Coldiretti Padova impegnati nella vendita diretta nei mercati di Campagna Amica in città e in provincia.

Prezzi

Spiega Giovanni dal Toso, confermato alla presidenza dell’Agrimercato: «I padovani ci scelgono, in città come in provincia perché cercano il rapporto diretto con il produttore, i prodotti freschi e del territorio e la convenienza economica. Di fronte al continuo aumento dei prezzi i consumatori privilegiano la vendita diretta perché cercano la qualità e l’origine e contribuiscono a contenere le distorsioni della filiera. Dal campo alla tavola i prezzi tendono a salire vertiginosamente, anche se agli agricoltori per ogni euro di prodotto restano in media 15 centesimi mentre il resto dei rincari è determinato dai numerosi passaggi dei canali di vendita. Nei mercati contadini i clienti sanno che acquistando direttamente dagli agricoltori contribuiscono a tenere in vita la produzione genuina del territorio e le nostre migliori aziende. Dopo la pandemia abbiamo rafforzato la nostra presenza affiancando alla vendita diretta alcuni eventi, degustazioni e show cooking con i cuochi contadini. In questi ultimi mesi, poi, i padovani hanno aderito con convinzione alla nostra campagna per il cibo naturale e contro l’avanzata del carne sintetica e di altri alimenti creati artificialmente da grandi gruppi multinazionali che vogliono raggiungere il monopolio nell’agroalimentare. La migliore risposta al tentativo di omologazione del cibo sono proprio i prodotti freschi e di stagione del nostro territorio, scelti con convinzione dai cittadini che non vogliono sentire parlare di cibo in provetta e sono sempre più attenti a ciò che portano in tavola. Vengono a fare la spesa da noi padovani di ogni età: genitori alla ricerca di prodotti genuini e freschi per i figli, ma anche giovani attratti dalla varietà dell’offerta di tipicità del territorio, e pensionati che raggiungono il mercato a piedi oppure con i mezzi pubblici. Per molti è un appuntamento fisso, una buona abitudine per portare a casa e in tavola il meglio della nostra agricoltura». Fanno parte del consiglio direttivo dell’Agrimercato delle Terre del Santo i rappresentanti degli imprenditori agricoli impegnati nella vendita diretta e nel costante rapporto con i cittadini. Eccoli: Lorenzo Zaggia, Alessia Parisatto, Nicolò Biasio, Anthony Ottolitri, Silvia Laura Girotto, Giorgio Crivellaro e Daniele Targa.

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