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Appunti post Giana Erminio: c'è ancora tanto in gioco a patto di...

La quarta gara in dodici giorni è coincisa con la prestazione più brutta della stagione degli uomini di Torrente. Ora la squadra deve avere la forza mentale per restare attaccata ai (tanti) obiettivi che restano da qui alla fine

C'è ancora tanto in gioco, ma prima di ogni analisi, riavvolgere il nastro e andare a martedì 5 marzo. Torrente si presenta in conferenza stampa pre derby felice per il momentaneo -4 sul Mantova, ma, tra le tante dichiarazioni lancia un monito alla squadra appena vittoriosa in quel di Renate, riassunto così: manteniamo la calma e l'equilibrio, non facciamoci prendere dall'ansia. Parole abbastanza usuali prima di una gara importante come quella contro il Vicenza e al tempo stesso inusuali pensando ai 4 punti rosicchiati in due settimane nei confronti del team di Possanzini. Il tema di fondo è uno solo: tanti giocatori presenti in rosa non sono abituati a lottare per il vertice o sono ai primi passi nella costruzione di una mentalità vincente, come si è visto nel primo tempo contro la squadra di Vecchi, più smaliziata e furba, in grado di intimidire i padovani non solo fisicamente, ma anche caratterialmente.  

Da Meda a Gorgonzola sono 37 chilometri di distanza e da ieri, oltre la lontananza geografica tra i due comuni, ci sono da aggiungere anche i 5 punti che il Padova ha visto disperdere dalla testa della classifica nell'arco di una settimana. E se da -4 a -6 cambiava poco, il -9 a sette partite dalla fine rischia di essere una pietra tombale sulle ambizioni di primo posto biancoscudate. Per carità, negli anni - e a tutti i livelli - se ne sono sono viste di ogni, ma stavolta è bene fare esercizio di realtà e concentrarsi con l'animo leggero di chi è andato oltre i propri limiti sul tanto che c'è ancora in gioco: finale di Coppa Italia, classifica da blindare e chiudere la stagione regolare con più vittorie possibili per non avere rimpianti.

La prestazione contro gli uomini di Chiappella, per voce dei protagonisti stessi, è stata troppo brutta per essere vera e tutti sanno quali responsabilità si devono prendere al riguardo. I biancoscudati, alla quarta gara in dodici giorni bene ricordarlo, hanno dimostrato di essere una squadra da "lavori in corso" sul tema maturità emotiva, incapace di prendere in mano la partita quando la posta in palio si alza vertiginosamente, dando l'idea di essere stanca non solo fisicamente, ma soprattutto mentalmente. Il prossimo mese e mezzo può essere un momento di straordinario allenamento per crescere in questo senso, con coesione e voglia. Ci può stare una battuta a vuoto, dopo mesi sempre in rincorsa e una serie di risultati utili di fila, così come è necessario riprendere il cammino fin da venerdì contro l'Albinoleffe per preparare la finale d'andata di Coppa Italia contro il Catania nel migliore modo possibile. 

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