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Cittadella, Gorini il mangia allenatori della Serie B! A Cosenza salta Caserta e arriva Viali

Dopo Foschi, Gastaldello e Bisoli, la legge del Goro colpisce anche Fabio Caserta, esonerato dalla panchina dei calabresi dopo il pari contro i granata. E la passata stagione a farne le spese erano già stati Blessin e Bucchi con Genoa ed Ascoli

Vedi Gorini o Cittadella e poi muori. Non di bellezza, quanto sportivamente parlando. Apostrofiamo Goethe per raccontare un aneddoto curioso della stagione condotta fin qui di Edoardo Gorini, risoprannominato "il mangi allenatori". Con l'esonero del suo collega Caserta a Cosenza, salgono a 4 i tecnici che dopo avere affrontato in questa stagione Gorini e il suo Citta, hanno perso il posto. Prendendo in esame anche la stagione precedente, il numero si alza a addirittura a 6. Una storia di coincidenze molto singolari, ma che inizia ad essere quasi una regola.

Tutto comincia in realtà già la passata annata, quando il Cittadella espugna il 4 dicembre il Genoa e il tedesco Blessin, all'epoca sulla panchina del Grifone, viene cacciato per fare spazio a tempo - all'epoca - a Gilardino. Il resto è storia nota per i genoani, tanto che l'ex campione del mondo del 2006 prima si fa confermare alla guida dei rossoblu e a maggio porta in A la squadra ligure senza passare dai playoff. Secondo indizio? Due mesi esatti dopo il Marassi, al Tombolato arriva il pericolante Ascoli di Christian Bucchi, reduce da tre sconfitte e un pari nelle ultime quattro. Antonucci e Crociata disarcionano i marchigiani con un netto 3 a 0, tanto che al patron Pulcinelli non resta che richiamare Breda al capezzale della squadra bianconera per chiudere in tranquillità la stagione.

Si pensava fosse finita lì, ma con la nuova campagna anziché fermarsi il bottino del Goro raddoppia. Il primo a farne le spese è Luciano Foschi, eroe del Lecco ripescato in B, esonerato all'indomani di un 2 a 1 maturato nei minuti finali a firma Pittarello e Cassano, il primo ottobre scorso. Un mese dopo, il 4 novembre, a pagare la Goro-Tax è questa volta il padovano, di Reschigliano di Campodarsego, Daniele Gastaldello, sconfitto con il suo Brescia 3 a 2 e che vede il suo destino segnato a pochi chilometri da casa. Lunedì 6 novembre Gastaldello viene sollevato dall'incarico dal vulcanico Cellino per l'ex granata Maran. Novembre è un periodo caldo, perchè all'indomani di un 2-1 subito al Tombolato viene mandato via da Bolzano anche il comandante del Südtirol Pierpaolo Bisoli. Infine, ecco il pari del Marulla, preziosissimo per blindare la panchina di Gorini e fatale per l'ex Perugia e Benevento, sollevato dal numero 1 Guarascio dopo 48 ore di pesanti riflessioni. 

Insomma, il Goro resta, i suoi pari grado in giro per l'Italia saltano. Nella B dei cambi repentini e dei presidenti vulcanici, Edoardo Gorini è il mangiallenatori da temere più di presidenti o dirigenti impazienti. Un unicum nel suo genere, perché lui resiste sulla panchina del Cittadella anche dopo otto sconfitte, grazie all'appoggio del numero 1 Andrea Gabrielli e del dg Stefano Marchetti, mentre i suoi colleghi in bilico, se non ottengono la vittoria o il risultato positivo sperato contro di lui, vengono sollevati dall'incarico senza passare nemmeno dal via. Gorini è la kryptonite per chi è all'ultima spiaggia? Forse. Di certo, dopo questo numeri non vorremmo essere in Paolo Bianco, tecnico in crisi di un Modena contestato e sull'orlo della crisi di nervi, nonché prossimo avversario al Tombolato sabato della truppa Gorini. Fossimo in lui, nel dubbio, inizieremo a toccare tutto il ferro possibile nelle vicinanze. 

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