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Cittadella, Luca Pandolfi: «Contro il Südtirol è scattato il click, Marchetti mi ha fatto subito sentire importante»

È l'uomo del momento in casa granata con i suoi tre gol e un assist nelle ultime quattro partite

In fondo lui, l'aveva già immaginato lo scorso 17 agosto, quando si è presentato al Cittadella: «Questa è la piazza giusta per dimostrare di essere un giocatore da Serie B e cercare l'exploit definitivo». Detto, fatto. Tris di reti nelle ultime 3, media di un gol ogni 80,3 minuti contando solo Palermo, Südtirol e Feralpisalò, e la sensazione che Gorini ha trovato il bomber in grado di togliere le castagne dal fuoco nelle gare più difficili. «Sono felice, soprattutto per le quattro vittorie di fila», riconosce la punta campana. «Se penso alle due sconfitte di fila con la Cremonese o il pari con la Ternana potevano tagliarci le gambe. Nelle ultime gare abbiamo ripreso la marcia e non vogliamo fermarci proprio ora. La nostra parola d'ordine deve essere continuità».

Anche tu stai trovando continuità in questo periodo. Dall'assist con il Brescia non ti sei più fermato... «All'inizio ho fatto fatica per trovare la dimensione e il contesto per dare tutto me stesso. Qui facciamo un calcio particolare, entrare nei meccanismi non è facile. Ora mi sono più chiari determinati aspetti, sto entrando maggiormente nel contesto e sto capendo quello che mi chiede il mister. Cerco di dare il meglio per la squadra, al di là dei miei gol, quello che conta sono le vittorie della squadra».

Possiamo dirlo che ad agosto te lo sentivi che questa era la piazza giusta per un tuo exploit dal punto di vista realizzativo? «Fin dal primo giorno il direttore Marchetti mi ha fatto sentire subito un giocatore importante, nonostante non arrivassi da un'annata in fase realizzativa eccellente, accendendo in me la speranza che fosse la stagione giusta. Detto questo, c'è da stare calmi perché 3 gol in tre partite non sononiente. Quando avrò fatto quindici gol allora potrò dire che è l'annata giusta. Questo è solo l'inizio, devo stare con i piedi per terra».

Può essere che la stima del direttore Marchetti sia maturata in occasione di un Cittadella-Cosenza terminato 1-1 del gennaio 2022? «Può essere, perché in quell'occasione disputai una grande partita. Magari in quel match è scattato un amore calcistico a prima vista per il direttore Marchetti. Talvolta sono i dettagli a fare la differenza».

A proposito di dettagli, quando è scattato il click dentro di te? «Penso contro il Südtirol, perché ho dato le risposte fisiche, oltre il gol, che Gorini si aspettava da me».

E con Pittarello li davanti ti trovi molto bene. «In realtà mi trovo bene con tutti i compagni di reparto. In ogni partita cerco di aiutare i colleghi a segnare, vedi l'assist nel primo tempo proprio a Pittarello contro la Feralpisalò o quello a Maistrello contro il Brescia. Faccio questo perché in questo modo anche loro ricambieranno nei miei confronti. Con il Lecco, ad esempio, ho fatto l'ala sinistra a centrocampo ed abbiamo ribaltato la gara tutti insieme».

Gorini post Südtirol ha affermato che sei l'attaccante che ha probabilmente più margini di miglioramento. Cosa rispondi? «Sono belle considerazioni che devono essere confermate dalle prestazioni. Mister Gorini capisce di calcio e voglio che sappia che può sempre contare su di me per un fine collettivo più importante».

Con 25 punti in classifica, che obiettivo senti possa raggiungere questo Cittadella? «Senza essere ripetitivi ti direi mantenere la categoria e poi a mente spensierata puntare a qualcosa più in alto. Il direttore Marchetti è molto esigente, vuole che miglioriamo, un vincente che punta sempre al massimo».

Il tuo obiettivo personale invece? «Mantengo i piedi per terra: vorrei superare i 6 gol segnati in C a Torre del Greco e l'anno scorso». 

Voltando pagina, ripensando ai tuoi trascorsi nelle giovanili dell'Alto Vicentino, vuoi vedere che in Veneto riesci ad esprimere al meglio le tua qualità? «Anche se sono napoletano qui mi trovo benissimo. Sono contento della scelta Cittadella, si sta veramente bene. Mi piace questa realtà così tranquilla, che mi permette di concentrarmi sul campo. Il centro di Cittadella mi piace tanto, le persone sono gentili e non tanto invadenti».

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