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Coppa Italia C, arriva il trofeo in città: le parole dei giocatori del Padova

È partito dal Veneto il tour del trofeo che Padova e Catania si contenderanno nella doppia finalissima del 19 marzo e 2 aprile rispettivamente all'Euganeo e al Massimino.

Prima di essere alzata al cielo dal capitano di Padova o Catania, la Coppa Italia di Serie C inizia il suo cammino per lo stivale da Nord a Sud in vista del doppio confronto finale che si disputerà tra stadio “Euganeo” (19 marzo) e stadio “Massimino” (2 aprile).

Lega Pro, in collaborazione con SKY, ha permesso a tifosi delle due squadre e appassionati di vedere da vicino il trofeo esposto all’interno del negozio Sky in Via Federico di Roma 119 a Padova a partire dalle ore 17:30.

All’evento era presente una delegazione dei calciatori del Padova Calcio composta da Antonio Donnarumma, Filippo Delli Carri, Francesco Belli e Carmine Cretella. Queste le dichiarazioni dei giocatori all'evento Sky: 

Francesco Belli: «La finale è sempre una partita speciale, anche se sarà andata e ritorno. Arrivati a questo punto vogliamo vincere. Siamo partiti con l’obiettivo di tornare in B, ora la vetta é più lontana. Sono due competizioni diverse, finché la matematica non ci condannerà, lotteremo, poi in caso penseremo ai playoff. Sino ad oggi abbiamo fatto un grande campionato ed anche dopo la gara contro la Giana Erminio sapremo ripartire». 

Antonio Donnarumma: «La Coppa Italia vogliamo portarla a casa. Dal giorno in cui sono arrivato in questa città si é creato un bel rapporto di orgoglio. Farò tutto quello che posso fino all’ultimo giorno che resterò qui. A Padova ho giocato tante partite importanti, l’atmosfera è sempre stupenda. La sconfitta di Gorgonzola è pesante, ma dobbiamo mettercela alle spalle. Siamo un gruppo sano, serve resettare e ripartire». 

Filippo Delli Carri: «La fase difensiva coinvolge sempre tutti i compagni. Se non prendiamo gol è più facile vincere con un gol. Ho sempre giocato tanto a 3, quanto a 4. In questo ultimo anno, da quando sono arrivato a Pasova, mi sento tanto cresciuto come calciatore. Come si giocano le finali? Papà dopo le partite ci confrontiamo, al tempo stesso mi lascia vivere e quando serve mi bacchetta, tenendomi con i piedi per terra».  

Carmine Cretella: «A Padova si vive calcio serio. Sono orgoglioso di fare parte di una piazza simile. La finale è tra due squadre importanti, esattamente come i playoff. Non sembra serie C. Il compagno che mi ha stupito più di tutti? Io sono rimasto fuori e posso dire che il gruppo non ha mollato un centimetro. Le acrobazie di Liguori? Un esempio, anche per la voglia di allenarsi e di migliorarsi». 

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