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Padova, l'università, il mondo del nuovo acquisto biancoscudato Carlo Faedo

Conferenza stampa di prensentazione per il quarto acquisto del mercato invernale padovano, il difensore centrale proveniente dalla Virtus Verona Carlo Faedo

Un ingegnere per la difesa del Calcio Padova. Con cinque esami alla conclusione del percorso magistrale e una laurea triennale in Ingegneria Chimica e dei materiali, si presenta il quarto rinforzo biancoscudato di questa sessione invernale, Carlo Faedo. Centrale difensivo, proveniente dalla Virtus Verona, 24 anni, braccetto in grado di giocare tanto a destra, quanto a sinistra. Un identikit che calza a pennello per le esigenze di Torrente, da sempre molto attento ai difensori di qualità e gioventù. Queste le parole in conferenza stampa del difensore veronese:«Il primo approccio al Padova? Molto positivo. Sono super contento e carico di essere approdato in biancoscudato», esordisce l'ex Virtus Verona. «Il direttore Mirabelli mi aveva già cercato quest’estate, ma poi le cose non erano andate in porto per una serie di cose. Ho già conosciuto staff, mister e compagni e sono tutti molto disponibili. Ho fatto due allenamenti e le sensazioni sono positive. Mi sento integrato bene, anche a livello tattico. Spero di aiutare il reparto difensivo, al momento tutto quello che ho visto è ottimo».

Il profilo tecnico e la concorrenza nel ruolo

Un centrale moderno, quasi gasperiniano per applicazione ed interpretazione del ruolo: «Le mie attitudini? Prediligo fare il braccetto in una difesa a 3. Ho giocato molto anche a sinistra, nonostante sia destro. Mi trovo bene in entrambi i lati. Mi ritengo concentrato durante la gara e negli ultimi anni ho sviluppato un buon senso dell’anticipo, mi sento a mio agio con la palla tra i piedi, così come far ripartire l’azione. In C ho sempre segnato due reti in campionato. Quest’anno sono a quota 1. La condizione fisica è buona. Ho saltato Vercelli per sommatoria di ammonizioni, ma ringrazio questi anni Gigi Fresco per la fiducia. Sono carico e motivato. A livello fisico non soffro le palle lunghe o il campo aperto. Nonostante l’altezza, nel breve mi destreggio abbastanza bene».

Un innesto che alza la competizione in un reparto tra i più validi della categoria: «Il Padova ha la seconda migliore difesa del campionato, ergo bisogna fare i complimenti a chi c'è. Ho visto che Torrente ci tiene particolarmente ai movimenti del reparto e lavora molto. Sono collaudati, io entro in una squadra strutturata, mettendomi a disposizione. Gerarchie già create? Non mi spaventa, mi metto a disposizione. Rumors dalla Serie B? Solo voci, niente di concreto. Qualche voce o interesse c’era, ma nessuna offerta. Fa piacere, è un riconoscimento per quanto stavo facendo. Padova? Una piazza che mi stimola e che mi carica. Non vedo l’ora di vedere l’Euganeo pieno. Sono quasi sicuro che il peso della maglia non mi bloccherà, perché sono molto motivato».

L'università e non solo...

Faedo è una storia di calcio d'altri tempi. Sino a due anni e mezzo fa, il giocatore scaligero giocava in Eccellenza e al mattino si recava all'Università degli Studi di Padova. «Il mio percorso? Padova è importante perchè ha fatto parte della mia crescita, ho frequentato 5 anni l’Università qui. Una volta che la mia carriera sarà finita ho un percorso in quel senso da seguire. Facevo il pendolare quindi non ho mai vissuto la città veramente. Ora mi mancano 5 esami, i tempi ovviamente ora sono rallentati, ma è un altro obiettivo fondamentale per me, non ho mai pensato di mollare lo studio. Per me è sempre stata tutta una novità, ho iniziato a fare il calciatore tra i professionisti contemporaneamente al mio inizio di percorso di studio. Ho faticato molto all’inizio, poi col tempo ho imparato a gestire entrambe le cose. Se mi ispiro a qualcuno? Sinceramente no, anche perché non guardo molte partite, mi piace solo giocare. Dove può arrivare questa squadra? Abbiamo tutte le carte in regola per arrivare in serie B perché questa è squadra competitiva».

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