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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Post Coppa, Giovani Padovani Crescono: la prima di Toldo e gli altri ragazzi della Primavera biancoscudata

Nei sedicesimi di finale di Coppa Italia contro la Giana Erminio mister Torrente ha dato spazio a 4 ragazzi della squadra Primavera di Rossettini: Beccaro, Montrone, Leoni e Andrea Toldo, figlio dell'ex portierone di Fiorentina, Inter e Nazionale

Vedendo la foto qui sopra sembrano un po' "Ragazzi di Vita", un po' "Iene", di certo molto padovani. La serata di Coppa Italia contro la Giana Erminio, oltre al passaggio di turno agli ottavi di finale del Padova dei grandi, ha certificato un fatto: il settore giovanile del Padova continua a proporre con continuità giovani di talento. Faccia sbarazzina e piedi al miele, sono queste le nuove promesse del vivaio biancoscudato che spingono per trovare un posto al sole nel Padova dei Liguori e dei Radrezza. Pronti a ripercorrere le orme di Vasic, Ghirardello o prima ancora Lovato e Moro, solo per restare in tempi recentissimi? Chissà, anche se Beccaro, Toldo, Montrone e Leoni con la Primavera di Rossettini stanno facendo più che bene. Da tenere d'occhio allora? Certamente si, come ha ammesso mister Torrente nel post gara: «Beccaro ha avuto un’opportunità e lavorato bene per la squadra, Montrone è stato bravo a dare la palla a Dezi sul secondo rigore. Mi è piaciuto anche Toldo quando è entrato, ha giocato con personalità. Son ragazzi che hanno bisogno di crescere, ma sono buoni prospetti». Manca solo Leoni nell'elenco, entrato nelle ripresa con la Giana, ma solo perché il difensore ha già debuttato dal 1' nel turno precedente contro il Legnago e viene dato per scontato che a queste altitudini ci può stare.

La partita dei Magnifici 3

A proposito di serenità, prego andarsi a rivedere come Andrea Toldo è entrato in campo contro gli uomini di Chiappella. Ok, mancavano solo 5 minuti alla fine e la gara era in discesa, ma la ricerca del pallone o del passaggio del compagno anche più grande sono di quelle che hai o non hai. Traduzione calcistica: il bocia ha personalità e faccia tosta da vendere. Non strafottenza, sia chiaro, ma il piglio di chi ha fame. Il figlio di Francesco Toldo è sicuramente uno dei prospetti più interessanti della Primavera biancoscudata. Classe 2005, già 5 reti nel Primavera 2, mettendo in mostra un repertorio da punta completa. Se il papà sapeva parare, e molto bene, Andrea vede la porta come pochi e con Beccaro e Montrone forma uno dei tridenti più temibili per ogni difesa del girone A del Primavera 2.

Beccaro, anno di nascita 2005 e 3 reti in Primavera, è un altro che gioca in avanti con mister Rossettini e nel suo debutto con i grandi è cresciuto con il passare dei minuti, mettendo in mostra una caparbietà che sarà mantenuta anche in futuro, lo aiuterà tantissimo in carriera. Anche lui tra i suoi coetanei è già andato in gol 3 volte, segno che la porta la vede e la sente come pochi. Ha un grandissimo pregio: si sposa bene con tutti i compagni di reparto, grazie ad una fisicità e flessibilità tattica quasi da veterano. L'Euganeo martedì sera era tutto per lui e chissà che possano esserci altre occasione per far gridare lo speaker un suo gol, questa volta per davvero! 

A completare il tris ecco Montrone, già in campo nel derby di Vicenza del cucchiaio di Radrezza. Rispetto ai due citati in precedenza ha un anno in meno, 2006, ed è reduce da due stagioni da 40 gol complessivi nell'Under 17. Non ancora maggiorenne, Rossettini lo adora, Torrente ci ha posato gli occhi sopra da mò. Puntero moderno, con più tigna del padre Angelo, ama guardare in faccia la porta e partire in progressione, rendendosi difficilmente arginabile tra i suoi pari età. L'assist per il secondo rigore di Dezi è una gemma che porterà sempre nel cuore, con la speranza che sia la prima tra tante. 

Cantera y Cartera

Il settore giovanile del Padova negli ultimi anni si è confermato all'avanguardia, aiutando indirettamente anche la prima squadra. Le cessioni di Moro e Vasic, solo per citare gli ultimi e senza scomodare Lovato, hanno sensibilmente aiutato le casse societarie per dotare prima Caneo e poi da dicembre scorso Vincenzo Torrente di un roster in grado di lottare per grandi traguardi. Cantera e Cartera (portafoglio in spagnolo ndr) a differenza della celebre copertina del Mundo Deportivo dove erano in contrapposizione nella lotta tra ricchi tra Barça e Real Madrid, in questo Padova convivono e fanno felice e ricco il biancoscudo. E in questo senso è corretto e sacrosanto riconoscere il grande lavoro svolto del padovano d'adozione Carlo Sabatini responsabile del settore giovanile dal 2019/2020. Uno tanto per intenderci che da giovane ha visto esplodere gente come Del Piero all'Appiani e che quasi 30 anni dopo è ancora qui a trasformare sogni di pallone e rock n roll in uomini e calciatori su cui ipoteticamente contare per la prima squadra. Un lavoro certosino, che nasce dalla scelta degli uomini che devono guidare questi giovani, come nel caso di Luca Rossettini che negli ultimi due anni e mezzo si sta distinguendo per cura, passione, abnegazione e maniacalità prima sulla panchina degli Allievi e poi della Primavera portando risultati eccellenti.

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