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Non promesse, ma azioni concrete: per il 2020 Ascom pretende una svolta per Padova

In chiusura d'anno il presidente Bertin lancia un perentorio monito alle istituzioni: «Le buone idee ci sono, ma vanno messe in pratica o la città e il territorio verranno surclassati»

Plateatici, nuova Pediatria, riqualificazione della stazione, centro congressi in Fiera, nuove strutture per la musica, più parcheggi in centro e più attenzione alla zona industriale. Sono solo alcune delle tematiche che Ascom Confcommercio, nella persona del presidente Patrizio Bertin, tocca in vista del 2020 chiedendosi: «Sarà l'anno della svolta?».

Agire subito

Dal punto di vista del turismo la prospettiva sembra confortante grazie alla forte presenza di visitatori sia in città che in provincia, mentre a preoccupare Ascom è l'aspetto delle infrastrutture. «Il 2020 deve essere un anno decisivo» esordisce Bertin «Perché sono in ballo importanti scelte che non possono essere rimandate e perché se non verranno concretizzati i molti buoni propositi sul piatto Padova verrà surclassata». Casi emblematici su cui urgono decisioni immediate sono per Ascom i plateatici dei locali del centro storico e la nuova Pediatria dell'azienda ospedaliera, che rischiano arenarsi in lunghi e inutili cavilli facendo perdere tempo e investimenti.

Capitale della musica

«Le buone idee non mancano, come hanno dimostrato gli incontri "Tutti convocati" che abbiamo lanciato nei mesi scorsi» aggiunge Bertin «Dalla riqualificazione della stazione come congiuntura tra centro e Arcella, agli oltre 200 milioni di investimenti promossi dall'Università. Bisogna però puntare in direzioni precise: prima tra tutte il centro congressi in Fiera, ma anche nuove infrastrutture per rendere e mantenere Padova un polo d'eccellenza per lo spettacolo, con un'arena della musica e un auditorium capaci di ospitare grandi eventi internazionali che a loro volta produrrebbero turismo».

Serve una strategia d'azione

Gli spunti sono dunque molteplici, ma per Ascom l'unica chiave per realizzarli è avere una visione strategica d'insieme che l'amministrazione comunale non sempre dimostrerebbe di possedere. «A proposito del tram, i primi a essere perplessi sulle nuove linee sono proprio alcuni membri della giunta, tanto da aver valutato l'ipotesi di virare sui bus elettrici» sostiene Bertin «Per non parlare di viabilità e parcheggi: i cittadini, come testimonia un recente sondaggio, vogliono spazi adeguati in centro mentre invece si continua a parlare di parcheggi scambiatori periferici. Basta ostracismo verso le auto, la Prandina deve diventare un park fisso».

La zona industriale

Tra i punti in agenda per i mesi venturi Ascom lascia ampio spazio alla zona industriale e al mondo dell'economia padovana. «Camera di commercio e Comune hanno raggiunto un'importante collaborazione sulla Fiera. Speriamo si trasli anche sull'Interporto e il Maap ma in generale a tutta la zona industriale, come pure auspichiamo caldamente uno stop alla selvaggia proliferazione dei supermercati» conclude il presidente.

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