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Cronaca

Il forno crematorio "riesuma" gli scheletri nell'armadio

POLEMICA SUL FORNO CREMATORIO, ORA LE MINORANZE, ALLO SBANDO, NON CI STANNO AD ESSERE COLPEVOLIZZATE PER IL LORO CONSENSO AL PROGETTO: SPUNTA UN VERBALE DOVE LA CONSIGLIERA PITTARELLO VIENE INCHIODATA NONOSTANTE IL PROPRIO DISPERATO ED INUTILE TENTATIVO DI "SMACCHIARSI"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Si infiamma la polemica e aggiunge nuovi e curiosi tasselli alla ingarbugliata storia del forno crematorio di Brusadure. Sulla pagina del social network Facebook del comitato Aria Pulita , uno scontro tra cittadini e politici di Bovolenta, tiene banco con la polemica tra il comitato Aria Pulita e i consiglieri Zanetti e Pittarello per i riferimenti alle "colpe" delle minoranze, senza le quali, ora non esisterebbe il loro chiaro imbarazzo.

Il pomo della discordia nasce per un redazionale apparso sulla pagina del Comitato rivolto, polemicamente, al sindaco Meneghello e alla manovra politica della sospensione dell'iter progettuale del forno crematorio, mossa, che a dire del comitato stesso, nasconde il tentativo di "sedazione" della ribellione popolare intorno al casus-belli, consentendo all'iter procedurale, un percorso...tranquillo e sotto traccia.

Nel redazionale, si faceva quindi riferimento all'autogoal che le minoranze avrebbero incassato, votando favorevolmente alla delibera al progetto di fattibilità dell'anno scorso, la numero 24 del 30 luglio 2012.

Zanetti e Pittarello non ci stanno e, in ogni occasione pubblica, come giovedi sera dopo la conferenza sui forni crematori e l'inquinamento, il Zanetti ha tentato una sterile difesa delle proprie ragioni, promettendo (promessa fu giammai più lettera morta...) ogni sorta di tentativo per bloccare il forno crematorio. Ovviamente l'intervendo è stato corredato di proteste e molti cittadini inviperiti, hanno inveito contro il consigliere accusandolo appunto, di non essersi distinto per un netto "NO" al progetto, ma anzi aderendo e votando a favore.

Ora si affilano quindi le spade della discordia, coinvolgendo esponenti del comitato e appunto i consiglieri, in particolare la Pittarello che,anch'essa inviperita, non intende ammettere alcuna "colpa", giustificando altrimenti il proprio impegno politico in quel di Bovolenta.

Tentativo altrettanto sterile ed insufficiente per la Pittarello, in quanto, riconducendo il tutto a quella fatidica data del 30 luglio 2012, sono le carte o meglio i verbali a contraddirla palesemente, screditando forse la poca stima che le era ancora riservata.

IL comitato ha ricevuto appunto il file della prova che inchioda la Pittarello e gli altri consiglieri, alle proprie responsabilità e dove si cita testualmente: "Sentito il consigliere Pittarello che annunzia voto favorevole perchè questa iniziativa consente di recuperare risorse..." e ancora "Chiede e ribadisce che si faccia in modo che le entrate derivanti dall'impianto di cremazione abbiano flusso costante nel tempo e che la loro entità sia rivalutata". Ancora "Il consigliere Pittarello sostiene che è preferibile poter puntare su una rendita costante...". e "il Consigliere Pittarello ribadisce la propria prefernza per un corrispettivo costante …..si tenga conto dei problemi viari, stante il gran numero di salme che potranno essere trattate nell'impianto di cremazione. " : VOTI FAVOREVOLI 17, NESSUN ASTENUTO, NESSUN CONTRARIO!

Il caso quindi si tinge di giallo : chi era il consigliere Pittarello citato nel verbale della delibera 24? Un caso di sdoppiamento di personalità o l'applicazione del transfert denominato "a mia insaputa".

A tutto ciò si aggiunge l' "assordante silenzio" della rappresentanza del Partito democratico e la lista "Bovolenta Democratica" che a differenza della lista della Pittarello, non da segnali vitali degni di nota. Nel paese la gente mormora e certi osservatori politici ancora si tolgono sassi dalle scarpe, ricordando quell'onta di "inciucio" all'epoca della rielezione di Meneghello, con un sospetto di compravendita di voti per favorire appunto la rielezione dell'attuale sindaco…ma questa è fanta-politica…

Una ultima nota incresciosa: ovvero ciò che mortifica il giuramento del politico, esso strumento e tramite del popolo, oltre alla non ammissione delle proprie responsabilità, vi è la insoddisfacente applicazione dei principi fondamentali e fondanti della Costituzione Italiana e i cardini della rappresentanza popolare.

Ci spiace Consigliere Pittarello, seppur volendolo fare., non s'è riusciti a trovare elementi validi per una estrema e soddisfacente difesa.

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