Arcella, l'incendio al deposito di camper: mistero su cosa accadde
Secondo i pompieri il rogo del 18 luglio 2014 in via Annibale da Bassano a Padova fu doloso. Secondo il consulente della Procura, di dolo non vi sarebbe traccia: piuttosto l'impianto elettrico non sarebbe stato a norma
Mistero su cosa abbia provocato l'incendio divampato al deposito di camper in via Annibale da Bassano il 18 luglio 2014, quando decine di mezzi finirono bruciati e tutta l'Arcella fu pervasa da una densa colonna di fumo nero visibile da tutta la città.
IL GIALLO. I vigili del fuoco, come riporta Il Gazzettino di Padova, propenderebbero per l'origine dolosa del rogo. Diversamente la penserebbe il consulente nominato dalla Procura, Giampiero Zucchetto, secondo cui non vi sarebbero tracce di dolo. La perizia dell'esperto evidenzierebbe piuttosto l'inadeguatezza dell'impianto elettrico, usurato e non a norma. Su cosa accadde, il pubblico ministero Roberto Piccione, chiederà ulteriori verifiche da parte del tecnico.
ALTRI 6 MESI DI INDAGINI. Il gip Lara Fortuna aveva respinto l'archiviazione dell'inchiesta presentata dal pm, chiedendo altri sei mesi di indagini. Secondo il giudice, ulteriori accertamenti sarebbero necessari anche sulla base della testimonianza del proprietario di uno dei camper carbonizzati dalle fiamme, arrivato sul posto quasi subito, che avrebbe riferito di avere notato un focolaio di partenza, che si sarebbe sprigionato dall'appartamento di uno dei custodi. Si era parlato anche di intercettazioni telefoniche, che tuttavia non avrebbero aggiunto informazioni utili ai fini dell'inchiesta.