Rete imprese Italia: cresce la voce di rappresentanza delle Pmi padovane
La firma del documento di condivisione degli obiettivi strategici è stato sottoscritto presso la sede di Confesercenti Padova alla presenza di tutti i presidenti delle 10 associazioni aderenti all’accordo
Le piccole e medie imprese che operano nel nostro territorio guardano al proprio futuro con grandi incertezza. Il Sistema Padova ha oggi, più che mai, la necessità di poter guardare avanti ricercando nuovi strumenti di fiducia. Questa esigenza impone nuovi ed efficaci strumenti di rappresentanza.
Rete Imprese Italia Padova nasce da questa fotografia oggettiva delle mondo delle Pmi padovane ed ha cercato in questo ultimo anno di trovare comuni temi di rappresentanza per le imprese del commercio, del terziario, dell’artigianato e della piccola impresa. Nel corso del 2012 questo riconoscersi in un comune impegno di collaborazione per una sempre più ampia, concreta ed efficiente rappresentanza del Pmi ha trovato nuovi ed attenti interlocutori.
Le associazioni imprenditoriali che due anni fa hanno costituito Rete Imprese Italia, ASCOM, CNA, Confesercenti e UPA hanno raggiunto, un accordo di comune rappresentanza con AGCI, CONFESERVIZI, APAC – CLAAI, FEDERTERZIARIO già nello scorso mese di marzo, allargandolo oggi alle associazioni USARCI e FIAIP; l’obiettivo è dare vita a un organismo di rappresentanza territoriale, con un unico portavoce in grado di rappresentare non meno del 70% del mondo produttivo padovano.
Il diversificato pianeta dell'economia padovana mai ha saputo sviluppare politiche unitarie e alleanze strategiche di così ampia portata. La firma del documento di condivisione degli obiettivi strategici è stato sottoscritto presso la sede di Confesercenti Padova alla presenza di tutti i presidenti delle 10 associazioni aderenti all’accordo. Nicola Rossi (Confesercenti), Fernando Zilio (Confcommercio Ascom), Guerrino Gastaldi (CNA), Roberto Boschetto (U.P.A.), Olga Eugenia Pegoraro (AGCI VENETO SERVICE), Lamberto Toscani (Confservizi), Francesco Peraro (APAC-CLAAI), Maurizio Bertolini (FEDERTERZIARIO), Claudio Bilato (USARCI ARA PADOVA), Massimiliano Zaramella (FIAIP PADOVA)
Sempre di più le organizzazioni delle Pmi dimostrano capacità di forza unitaria alla loro azione. Le imprese ci chiedono risposte chiare ed efficaci, ci chiedono di essere ascoltate, sempre di più siamo obbligati a pensare in termini di progettualità e di sistema economico. Reti di impresa, collaborazione, sinergia, fare sistema : non sono semplici parole d’ordine ma sono esigenze, necessità fattori indispensabili per la competitività delle nostre imprese”: è il commento comune dei Presidenti. Sì, perché questo è il nostro fine comune: essere sempre più vicini alle reali esigenze delle imprese ha dichiarato il presidente protempore di Rete Imprese Italia di Padova Nicola Rossi.
L’accordo ha individuato le priorità di intervento:
1- Un profondo rinnovamento delle strutture ed infrastrutture per garantire competitività alle imprese abbandonando difese campanilistiche e di parte
2- Un più efficace intervento nell'internazionalizzazione delle nostre imprese attraverso le strutture pubbliche e private che accompagnano le Pmi nelle esportazioni.
3- Si è definita inoltre la strada per dare nuove opportunità alle imprese che operano nel mercato interno attraverso politiche di aggregazione, avvio di reti di impresa, processi di filiera, assistenza alle nuove imprese, innovazione nella gestione e nei prodotti.
4- La promozione turistica del territorio come fattore traino per l’intero sistema produttivo e di servizio
5- L’esigenza che la Camera di Commercio sia, e debba sempre essere, la vera “casa” delle imprese.
“La crescente aggregazione del mondo delle PMI attorno al progetto di Rete Imprese fa emergere con chiarezza - dichiara il portavoce Nicola Rossi - come la nostra aggregazione sia una consolidata novità del mondo economico. Una novità basata non solo sulla buona volontà, ma bensì sulle cose concrete da farsi ogni giorno nel solo interesse delle piccole imprese e di chi vi opera. Solo così potremo davvero progettare assieme il futuro dell’economia del nostro territorio”.