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Ristoranti: Pasqua da tutto esaurito, exploit per Pasquetta

Nei ristoranti e trattorie la formula, nella maggioranza dei casi, sarà quella del “tutto compreso” - in grado di conciliare le esigenze organizzative del locale con quelle di risparmio dei clienti - per una spesa media variabile tra i 45 e i 70 euro a persona, bevande incluse

“Ottimismo”: è questa la parola che, nelle ultime settimane, caratterizza l’andamento delle prenotazioni al ristorante per il tradizionale pranzo di Pasqua.

Prezzi

«Complice l’arrivo delle prime giornate di tiepido sole - conferma Giuliano Lionello, vice Presidente dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi - i clienti stanno telefonando per prenotare le classiche tavolate per famiglie e amici per il giorno di Pasqua, tanto che gran parte dei locali si sta avviando verso il “tutto esaurito”». Nei ristoranti e trattorie la formula, nella maggioranza dei casi, sarà quella del “tutto compreso” - in grado di conciliare le esigenze organizzative del locale con quelle di risparmio dei clienti - per una spesa media variabile tra i 45 e i 70 euro a persona, bevande incluse. Prezzi in linea con quelli degli anni scorsi, nonostante gli aumenti delle materie prime e delle utenze energetiche che i gestori hanno in qualche modo “assorbito”, sacrificando i propri bilanci aziendali.

Piatti

«Venendo ai piatti prescelti - osserva Lionello - si rafforza il forte legame con la tradizione, con ricette tipiche del periodo pasquale, senza però dimenticare le proposte a filiera corta e con prodotti biologici. Per un ristorante su quattro i menù saranno invece contraddistinti da reinterpretazioni creative della gastronomia locale». Nei primi piatti dominano le proposte a base di asparagi padovani ed erbette spontanee di stagione. Tra i secondi non mancano l’agnello od il capretto, declinati nelle tante varianti, anche se si registra la crescita del numero dei locali che non serviranno queste pietanze in linea con il “sentiment” di una fascia di clientela sempre più attenta e sensibile al benessere animale. Ed è proprio per questo motivo che aumentano le proposte di stampo vegetariano oppure vegano. Sul versante dei dolci spiccano ovviamente le focacce pasquali e le “colombe”, variamente ricombinate con salse alle creme, oltre all’immancabile cioccolato.

Pasquetta

Tra le nuove tendenze, che si stanno consolidando in questi ultimi anni, c’è la voglia di passare il giorno di “Pasquetta” al ristorante, anche per evitare le incognite metereologiche che rischiano di vanificare, con il “tradizionale” scroscio primaverile, i pic-nic programmati. «Per il lunedì dell’Angelo - conferma il vice Presidente APPE - abbiamo diverse prenotazioni: probabilmente incide anche il fatto di poter scegliere le proprie consumazioni dal normale menù alla carta, di potersi godere la giornata in tranquillità e con l’accoglienza che gli esercenti sanno offrire». E, se i locali dei Colli Euganei e delle zone rurali sono i più gettonati nel giorno di Pasqua, ristoranti e trattorie in Città si prendono la rivincita nei giorni successivi, nei quali la felice combinazione di date e “ponti” (25 aprile e 1° maggio), porterà diversi turisti a visitare Padova e le sue meraviglie.

I dati

70.000 i padovani e turisti presenti a Padova e provincia che trascorreranno il giorno di Pasqua nei ristoranti e trattorie padovani. Circa 1.100 i pubblici esercizi (ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie) aperti il giorno di Pasqua. Tra i 3,6 e i 3,8 milioni di euro il giro d’affari complessivo del giorno di Pasqua. Oltre 12.000 i lavoratori complessivamente impiegati nella giornata di Pasqua (compresi titolari, soci, collaboratori e dipendenti) nei pubblici esercizi di Padova e provincia

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