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Cittadella, Alessandro Salvi: «Gruppo fantastico e coeso. Non dobbiamo abbassare la guardia»

L'esterno difensivo destro bergamasco, a segno contro il Cosenza, è il dodicesimo marcatore differente della stagione della squadra di Gorini

E con lui sono 12 marcatori stagionali in casa Cittadella. Alessandro Salvi, sempre intoccabile per Gorini, sta vivendo una seconda primavera calcistica da quando è tornato sotto le Mura e la rete contro il Cosenza è solo la ciliegina sulla torta, dopo prestazioni di grande livello che si sono susseguite in queste ultime settimane. «Ora viene il difficile», riconosce il terzino granata. «Vincere cinque gare di fila è bello, ma la testa è già rivolta al Modena, una squadra in salute come noi. Siamo un gruppo unito e fantastico. Credo si veda anche in campo e credo ci siano buone basi per puntare a qualcosa di più importante rispetto la salvezza, che non perdiamo mai d'occhio».

A proposito di gruppo, lo sai che sei il 12esimo marcatore di questo Cittadella. Come leggi questa statistica? «La leggo positivamente. È vero che non abbiamo nessun bomber nei piani alti di questa classifica, al tempo stesso vedo che siamo un gruppo coeso. Poi è chiaro, se tutti gli attaccanti fanno 15 o 20 reti da qui a fine stagione non mi fa certamente schifo. Ripeto siamo un gruppo sano, che lavora bene, concentrati sull'unico obiettivo. Speriamo di continuare così».

Anche contro il Cosenza avete controllato la gara senza affanni. Anche tu hai questa sensazione? «Sinceramente i calabresi non ci hanno creato grossi problemi, esclusa la situazione del rigore non concesso e la parata di Kastrati nella ripresa. Siamo stati bravi a portare la gara dalla nostra parte, credo il risultato sia meritato».

Possiamo dire che stai vivendo una seconda giovinezza calcistica in maglia granata? «Mi sento bene. Giocando con continuità prendi maggiore condizione. In carriera non ho mai avuto infortuni gravi e questo è un dettaglio da non sottovalutare. A volte vado gestito rispetto ad un giocatore di 20 anni, ma il mister lo sa e io cerco di arrivare nel migliore dei modi ad ogni gara. Tante volte in campo, quando si può recuperare attivamente, lo faccio. Aiuta me ed anche la squadra».

Visto che stiamo parlando di gestione, dopo 5 vittorie di fila, cosa serve a livello mentale per mantenere il gruppo sempre concentrato? «Non dobbiamo abbassare la guardia e continuare ad allenarci a 1000 all'ora. Se ci sentiamo arrivati è finita. Conosco la B e il girone di ritorno dico già che sarà diverso. Bisogna stare con i piedi per terra. Riconosco che stiamo facendo un grande campionato, ma la strada è lunga. Questi punti servono per la salvezza, poi quando la matematica ci dirà che siamo salvi penseremo ad altro».

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