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Cittadella, Alessio Vita: «Non segnavo su punizione dai tempi della Primavera del Toro. Al Braglia per vincere»

Il centrocampista granata, già a quota 4 reti tra campionato e Coppa Italia, mette nel mirino il Modena di Bianco. Obiettivo? La sesta vittoria consecutiva

Alessio Vita, il facilitatore. Un po' centrocampista di lotta, un po' di governo. Tutta sostanza, tutta polpa. Perfetto simbolo di questo Cittadella che non vuole fermarsi proprio ora e si prepara alla sfida del Braglia di Modena contro gli uomini di Bianco al massimo dell'entusiasmo. «Si respira un'aria positiva, buona», riconosce il numero 16 granata, già a quota 4 reti stagionali. «Consapevoli che dopo cinque vittorie di fila serve il massimo delle concentrazione per raccogliere più punti possibili in queste gare finali del girone d'andata». 

Cos'è cambiato quest'anno rispetto le ultime due annate? «C'è un gruppo più coeso ed abbiamo capito che dobbiamo remare tutti dalla stessa parte. Anche chi gioca meno si sta mettendo a disposizione del mister e della squadra. Questo aspetto sta facendo la differenza, si vede in chi entra a gara in corso e spesso e volentieri fa la differenza. Stiamo bene insieme anche durante la settimana, non soltanto in partita». 

Non a caso siete la squadra che manda più giocatori in gol, ben 12. «Tutti i nuovi arrivati hanno voglia di dimostrare il proprio valore e guadagnarsi un posto in squadra. Se segniamo in tanti vuole dire che il gioco di squadra prevale sulle giocate individuali».

Sei uno dei senatori del gruppo, domanda obbligatoria: vedi qualche analogia con il Cittadella delle stagioni in cui avete guadagnato i playoff? «Il nostro modo di giocare ci contraddistingue. Escluso l'anno scorso, a livello di risultati siamo sempre stati in linea. Quest'anno siamo coperti in tutti i ruoli, ci sono tante alternative, abbiamo una rosa più lunga e competitiva. C'è tanta concorrenza positiva e questo si sta vedendo in ogni gara».

E la prossima arriva il Modena. Uno scontro diretto in chiave playoff, ma anche per superare il record delle 5 vittorie. «Al Braglia proveremo a vincere la partita. Prepariamo così ogni gara. Loro sono forti, in salute. Sarà difficile, ma cercheremo di centrare la sesta affermazione di fila. Siamo sopra 2 punti rispetto gli emiliani, sarà una sfida importante. Certo, con una nostra vittoria andremmo a +5 su di loro e inizierebbe ad essere un bel distacco. Detto questo, credo sarà una sfida che verrà decisa dagli episodi. Servirà grande concentrazione».

Ti aspettavi gli emiliani così in alto? «Si, perché anche l'anno scorso da neopromossi avevano un organico di tutto rispetto. In estate hanno aggiunto elementi di categoria come Palumbo o Zaro. Se ho sentito Gargiulo in questi giorni? Ci siamo sentiti qualche tempo fa su Instagram, mi ha commentato una storia. Sabato lo rivedrò con piacere. È stato un buon compagno di squadra, che ha lasciato un ottimo ricordo a Cittadella».

Si può dire che il Modena, delle prossime 3 partite da qui a Santo Stefano, è la gara più difficile che vi attende? «In Serie B nessuna gara è scontata. Vediamo ogni sabato delle sorprese. Pensiamo partita dopo partita. Adesso tocca al Modena, poi c'è lo Spezia e infine l'Ascoli. Focalizziamoci sul breve termine, senza fare a piani di medio-lungo periodo. Finiamo questo girone d'andata come ora».

Sei il capocannoniere di questo Cittadella anche grazie alla punizione contro il Cosenza. Che cosa sta accadendo in fase realizzativa? «Faccio le stesse cose di prima. Magari in questo periodo c'è un pizzico di fortuna e consapevolezza in più. Un po' di gente mi chiede cosa succede, ma non so dare una risposta. È un momento buono per me e la squadra. Godiamocelo e speriamo di potercelo godere fino a maggio».

Di record in record, il tuo massimo score in B recita 3 reti... «Spero di superare questo terzo gol in campionato. Mancano ancora tante partite alla fine e spero di riuscirci».

Nel reportorio balistico hai aggiunto ache i calci da fermo, come si è visto contro il calabresi. «A fine allenamento mi fermo sempre a provare calci di punizione. È un gesto che cerco di migliorare ogni settimana. Non è mai stato il mio cavallo di battaglia. L'ultima volta che ero andato a segno su punizione era nella Primavera del Torino. Sono sempre stato in squadre dove c'erano grandi specialisti, ma sabato me la sentivo».

Con chi ti fermi a tirare le punizioni a fine allenamento? «Con Cassano, Kornvig, Branca, Salvi, Rizza e Carriero. Siamo sempre in 5-6 a provare e ne proviamo 5-6. Ovviamente in gara è tutto diverso».

Hai un riferimento sul tema? «Non mi ispiro a nessuno».

Il più bravo? «Kornvig ha un calcio pazzesco su punizione, per intenderci alla Cristiano Ronaldo. Il danese le calcia meglio di tutte. Un altro molto forte con cui ho giocato l'anno scorso, era Giovanni Crociata. Ricordo ancora il gol allucinante che fece a Terni».

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