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Rally: Irontech Motorsport archivia il Prealpi Master Show tra il sollievo e la delusione

Scettri e Dimetto calano il sipario sulla stagione agonistica tra le campagne trevigiane. Opposti i risultati, con il primo che centra l'obiettivo traguardo e il secondo costretto alla resa

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

É stato un Prealpi Master Show che sarà ricordato a lungo quello tenutosi nel weekend del 16 e 17 dicembre, sia per le difficili condizioni del fondo, sia per il notevole plateau di iscritti che ha animato la due giorni, valida anche per il Challenge Raceday Rally Terra.

LA SODDISFAZIONE DI SCETTRI.

Con ben venti concorrenti al via, la classe R5 si presentava come una tra le più agguerrite nella storia della competizione organizzata dal Motoring Club Sernaglia. Per il patavino Valerio Scettri, in gara con Gianni Bergamasco alle note, un'autentica fossa dei leoni nella quale si è gettato, con coraggio, alla prima uscita al volante di una Ford Fiesta curata da Bertino. Il portacolori di Irontech Motorsport, consapevole di non poter ambire a posizioni di rilievo a causa della poca esperienza su fondo sterrato, si è reso autore di una gara votata esclusivamente al divertimento e all'apprendistato. Obiettivo ampiamente raggiunto, viste le insidie della gara, con la promessa di tornare presto a confrontarsi con la Fiesta in un contesto più clemente.

GARA DIFFICILE, MA IL BILANCIO È POSITIVO.

“La Fiesta è tornata a casa sana e salva - racconta Scettri - e, per noi, questo era il primo target prefissato per la trasferta al Prealpi Master. La macchina è davvero impressionante, una vettura davvero al top. Con la classe che ci trovavamo, combinata alla nostra quasi nulla esperienza su sterrato, e con una R5 tutta da scoprire, non potevamo che puntare unicamente a raggiungere la pedana di arrivo. Era la nostra seconda gara del 2017, se così possiamo dire dopo la fugace apparizione con la Clio a Scorzè, nonché la prima su terra. Prima la prova in notturna, poi il ghiaccio al mattino che, con l'aumento delle temperature, si è trasformato in sapone: la sfida non era di certo facile da interpretare. Non abbiamo voluto rischiare nulla, non aveva alcun senso farlo. Un particolare ringraziamento lo voglio dedicare a Bertino che ci ha dato un sacco di consigli utili, sperando ci sia la possibilità di metterli a frutto quanto prima".

GRANDE DELUSIONE PER DIMETTO.

Se per Scettri il bilancio è contraddistinto da un segno chiaramente positivo, non è dello stesso avviso Davide Dimetto che, affiancato da Davide Boccato, attendeva ben altro epilogo per la trasferta, alla guida della stessa Peugeot 207 Super 2000 del team Pascoli utilizzata lo scorso anno al Master Show. Un avvio travagliato, condito da alcuni fuori programma nella frazione notturna di sabato e nella prima prova di domenica, ha procurato al pilota bolognese grosse delusioni. “Non abbiamo provato la 207 per nulla, - racconta Dimetto - e abbiamo saltato anche lo shakedown per una svista burocratica. Sabato sera, causa un paio di dritti, abbiamo incassato subito una ventina di secondi. Domenica, purtroppo, abbiamo replicato commettendo altri due errori che hanno compromesso del tutto la nostra gara. A quel punto non aveva nessun senso tenere alto il ritmo. Una trasferta nata storta, finita storta. Un peccato".

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