"Ilaria Capua lascerà l'Italia", ma lei smentisce: "Nessuna decisione"

Un tweet dell'assessore regionale Elena Donazzan sembrava annunciare pubblicamente l'intenzione di Ilaria Capua di abbandonare l'Italia, e Padova, per proseguire all'estero la sua attività di ricerca. "laria Capua lascerà l’Italia per proseguire la sua ricerca all'estero. Buona vita", questo il post che aveva destato l'allarme, presto smentito dalla stessa Donazzan e inseguito anche dalla diretta interessata.

La ricercatrice, eletta parlamentare nelle fila della lista di Mario Monti e nominata a Montecitorio vicepresidente della commissione Cultura, non ha preso alcuna decisione definitiva, dunque, e resta in aspettativa, per il mandato parlamentare, dall'istituto zooprofilattico delle venezie con sede a Legnaro, dove era responsabile del Dipartimento di scienze biomediche comparate, fino all'elezione nel 2013.

DONAZZAN. “Da un mio tweet di ieri si è creata una notizia che è a tutti gli effetti una non notizia - ha smentito Elena Donazzan - La professoressa Capua da sempre ha contatti e legami con la ricerca mondiale e le università estere e nella sua carriera ha ottenuto riconoscimenti che l’hanno resa la prima donna veterinario per la ricerca del virus dell’aviaria. In questi anni da assessore regionale - ha proseguito Donazzan - ho avuto modo di conoscerla e apprezzarne il prestigio e l’autorevolezza che il mondo della ricerca fuori i confini italiani già le riconoscono da tempo, anche in termini di importanti offerte. Il mio tweet non era altro che un amichevole augurio alla professoressa Capua a fronte di un’ipotesi che non vi è certezza che si concretizzi e che comunque non spetterebbe a me annunciare. Ribadisco, in ogni caso, - ha concluso - che il fatto che la Capua mi abbia solo paventato una proposta circa il proseguimento della sua attività di ricerca all’estero mi ha suscitato emozioni contrastanti di amarezza e orgoglio che mi fanno riflettere sul grande tema della perdita di talenti nel nostro Paese”.

CAPUA. La smentita arriva anche dalla stessa Capua: "Nessuna decisione definitiva - ha specificato la ricercatrice in una nota, e ha aggiunto - La mobilità dei ricercatori è da considerarsi fisiologica nel percorso di carriera e crescita di uno scienziato: ne guadagnano sia l'istituzione di origine sia quella di destinazione. È proprio attraverso la collaborazione a livello internazionale che si creano i team di ricerca piu' competitivi".

CAPUA. Un'eccellenza italiana. Ilaria Capua per due anni era stata al centro di una contesa tra la regione Veneto, decisa ad ottenere il trasferimento della virologa di fama mondiale nei laboratori della Torre della ricerca, e l'irremovibilità dell'Istituto zooprofilattico delle venezie. Per la ricercatrice si era aperta infine una "terza via" grazie alla fondazione Penta, che le aveva permesso di entrare a far parte dell'equipe della Torre.

LA VICENDA GIUDIZIARIA. Lo scorso aprile, però, la brillante carriera della scienziata era stata messa in discussione da un ombroso episodio. La Capua era stata accusata di fare parte di un traffico di virus, e in particolare di avere trasferito il virus dell'aviaria dall'estero in Italia. La studiosa aveva fermamente respinto le accuse rivolte nei suoi confronti.