Il Tar si decide: ordinanza anti-slot c'è e resta in vigore per tutti i locali
Dopo il primo ok in dicembre e il passo indietro con la sospensione del provvedimento per 8 esercenti in gennaio, il tribunale amministrativo del Veneto ha emesso la sua sentenza: a Padova restano gli orari limitati
Questa volta, il Tar ha emesso la sua sentenza definitiva: l'ordinanza "anti-slot" del sindaco di Padova Massimo Bitonci resta in vigore, e per tutti, anche per gli 8 locali che lo scorso 22 gennaio erano stati "graziati" con una sospensione del provvedimento.
UN'ORDINANZA CONTESTATA. È l'epilogo della "guerra" tra amministrazione ed esercenti, che va avanti dallo scorso 5 novembre, quando è scattata l'ordinanza. La decisione di limitare gli orari delle sale da gioco e delle slot machine nei bar, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22, aveva mandato su tutte le furie i titolari dei locali.
IL PRIMO OK DEL TAR. Il primo pronunciamento del Tar risale al 17 dicembre, e aveva dato ragione a Bitonci: il Tribunale amministrativo regionale per il Veneto aveva stabilito la non sussistenza del "periculum in mora", ovvero non era possibile accertare una riduzione dei profitti dovuta al provvedimento. Il ricorso degli esercenti era stato dunque respinto.
SOSPENSIONE PER 8 LOCALI. Diversa la decisione del 22 gennaio. La terza sezione del Tar aveva infatti escluso in via provvisoria 8 locali dall'applicazione delle norme previste dal provvedimento contro la ludopatia voluto dall'amministrazione comunale.
LA SENTENZA DEFINITIVA. Lo aveva fatto in attesa di mercoledì 4 febbraio, quando l'ordinanza è stata giudicata in via definitiva, e ritenuta valida. Nelle prossime ore saranno divulgate le motivazioni.
BITONCI. "Quest'ordinanza, una delle prime in tal senso, è stata fatta a favore della popolazione - ha commentato il favorevole pronunciamento del Tar, il sindaco Bitonci - il gioco d'azzardo non è solo un errore, la ludopatia è una malattia".
