Zaia, Walter Veltroni, Antonella Viola, Tracy, ma non solo: torna il Book Week di Trebaseleghe
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Scopri i protagonisti degli incontri: il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il fondatore e primo segretario del Partito Democratico Walter Veltroni, la vincitrice di Masterchef Tracy, l'immunologa e divulgatrice scientifica Antonella Viola e il divulgatore scientifico Roberto Battiston. Lo storico veneziano Alessandro Marzo Magno presenterà il suo libro su Venezia "intervistato" dalla piattaforma d’intelligenza artificiale ChatGPT, Piero Martin parlerà delle 7 unità di misura del mondo e infine Fulvio Ervas con La giustizia non è una pallottola e Giuliano Pasini con È così che si muore presenteranno i loro ultimi romanzi gialli.
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www.bookweektrebaseleghe.
La Book Week di Trebaseleghe (PD) è un Festival del libro che si svolge da venerdì 10 a domenica 12 marzo. Un fine settimana pieno di grandi autori di narrativa, giallistica ma anche di saggistica economica si alterneranno sul palco lasciando sempre un momento finale per le domande del pubblico. La Book Trebaseleghe è promossa da Il Mattino di Padova, il Comune di Trebaseleghe, Librerie ItalyPost. La manifestazione è realizzata con il sostegno di Grafica Veneta. Gli incontri sono ad accesso libero fino ad esaurimento posti.
DOVE SI SVOLGERANNO LE PRESENTAZIONI
Auditorium di Trebaseleghe, Via Don Orione 2
Trebaseleghe (PD)
GLI INCONTRI DAL 10 AL 12 MARZO
LA GIUSTIZIA NON É UNA PALLOTTOLA
Venerdì 10 marzo / ore 18–19
— Auditorium di Trebaseleghe, Via Don Orione 2
Incontro con l'autore
Fulvio Ervas, insegnante di scienze naturali, autore e creatore dell’ispettore Stucky
Conduce
Filiberto Zovico, fondatore ItalyPost
L'ispettore Stucky è perplesso. Quel riccone e la sua villa in collina l'hanno proprio affascinato. Cosa può scatenare un delitto a quelle altezze? Forse per questo sottovaluta un richiamo che arriva dal centro di Treviso, e da un campo di grano dove appare uno spaventapasseri insanguinato. Il nono libro della serie di Stucky sa di estate, acque fredde, veleni sepolti. Di cene di pesce, vino bianco gelato, sedute estemporanee di yoga posturale. E c'è chi sogna di farsi giustizia da solo, e chi di portare il pane ai cigni con una bimba amatissima.
È COSÌ CHE SI MUORE
Venerdì 10 marzo / ore 21–22
— Auditorium di Trebaseleghe, Via Don Orione 2
Incontro con l'autore
Giuliano Pasini, presidente Premio Letterario Massarosa, autore e creatore del commissario Serra
Conduce
Fabrizio Brancoli, direttore quotidiani veneti Gedi
Quando il mondo è in tempesta l'unica salvezza è un porto sicuro. Pensavo fosse Case Rosse Invece la tempesta è qui. M'arriva in faccia un raggio di sole. L'ultimo sole della mia vita. Allora è così che si muore. Sono passati dieci anni dall'ultima volta che il commissario Roberto Serra ha dovuto seguire un'indagine a Case Rosse, borgo di mille anime arroccato sull'Appennino emiliano in cui ha avuto luogo uno dei crimini più brutali della sua carriera. Ha chiesto lui di essere assegnato di nuovo a quel minuscolo commissariato tra le montagne e i campi, perché lì pensava di poter sfuggire ai fantasmi che accompagnano le sue notti e provare a rimettere insieme i pezzi della sua vita. È un giorno di maggio uguale a tanti altri quando viene chiamato nella frazione di Ca' di Sotto per un incendio. Il cadavere di Eros Bagnaroli, detto il Burdigòn , lo scarafaggio, viene ritrovato carbonizzato in quel che resta della sua casa, ma sul suo corpo ci sono ferite che nessun fuoco è in grado di provocare: è stato sgozzato, come si fa da quelle parti col maiale. Inizia così la seconda indagine di Serra a Case Rosse, e un muro invalicabile di omertà sembra di nuovo circondarlo, mentre la Danza, il suo male oscuro, gli crolla addosso quando meno se lo aspetta. Questa volta, però, non è solo. Al suo fianco c'è l'esuberante, rissosa e fragilissima Rubina Tonelli, anche lei con la sua parte di fantasmi e cicatrici. Per entrambi, cercare la verità sarà un modo per salvarsi. O per condannarsi definitivamente.
VENEZIA, UNA STORIA DI MARE E DI TERRA
Sabato 11 marzo / ore 11–12
— Auditorium di Trebaseleghe, Via Don Orione 2
Incontro con l'autore
Alessandro Marzo Magno, giornalista e storico veneziano
Intervistato da
Chat GPT, piattaforma di intelligenza artificiale
L'alfa e l'omega della parabola veneziana si vedono a Torcello: qua una lapide del 639, la più antica testimonianza scritta dell'esistenza di Venezia; là i banchetti acchiappaturisti di souvenir made in China. In mezzo, quasi mille e quattrocento anni: alcuni gloriosi e potenti, altri ricchissimi e splendenti, altri ancora declinanti e incerti. Con il piglio del cronista e con il rigore dello storico, Alessandro Marzo Magno ci accompagna in un'avvincente passeggiata lungo i secoli per ricostruire la storia che ha portato alcune isolette della laguna adriatica a dominare per secoli mezzo Mediterraneo, e non solo. Una storia di Venezia come questa non la si è mai letta: ogni capitolo si apre con un reportage che racconta come oggi si presenti un luogo simbolo della Serenissima. Il libro ci porta in alcuni dei centri più importanti dello stato da Mar: Famagosta, Cipro, dove nel 1571 è stato scuoiato vivo Marcantonio Bragadin; Heraklion, Creta, assediata per 22 anni dagli ottomani; Zara, la città dalmata che nel 1204 i crociati conquistano per pagarsi un passaggio in nave verso Costantinopoli. Lo stato da Terra è raccontato, tra gli altri luoghi, dal Pizzo dei Tre Signori, la montagna che per tre secoli ha segnato il confine tra Venezia, Milano e la Svizzera; dall'università di Padova, 800 anni nel 2022; da Palmanova, fortezza sì, ma anche città ideale del rinascimento. La storia di Venezia non si ferma con la caduta della repubblica, nel 1797; queste pagine continuano con l'Ottocento, quando la città diventa un importante centro industriale, e arrivano all'oggi, con lo spopolamento che rischia di farla scomparire.
LE 7 MISURE DEL MONDO
Sabato 11 marzo / ore 15–16
— Auditorium di Trebaseleghe, Via Don Orione 2
Incontro con l'autore
Piero Martin, docente di Fisica sperimentale Università di Padova
Conduce
Antonio Maconi, fondatore Goodnet Territori in Rete
Dal caffè alle galassie, dalle autostrade ai buchi neri, tutto l'universo si può descrivere con solo sette unità di misura. Non ci credete? A dimostrarlo basteranno le storie avvincenti raccontate in questo libro. Da sempre misuriamo il mondo. Per conoscerlo ed esplorarlo, per viverci, per interagire con i nostri simili. L'umanità misura per conoscere il passato, comprendere il presente, progettare il futuro. Ci sono voluti però millenni perché due rivoluzioni, quella scientifica iniziata con Galileo e quella francese, avviassero il percorso per rendere il sistema di misura condiviso e non più basato su deperibili artefatti umani, ma su elementi invariabili e universali della natura. Un cammino poco noto che è però una delle principali conquiste scientifiche e sociali dell'era moderna. Oggi con solo sette unità di misura fondamentali – metro, secondo, chilogrammo, kelvin, ampere, mole e candela – misuriamo e cerchiamo di comprendere la complessità e le meraviglie della natura, dal microcosmo delle particelle elementari ai confini dell'universo. Queste unità fondamentali sono protagoniste di sette affascinanti racconti che, insieme ai grandi della scienza e a tanti inaspettati personaggi, conducono il lettore in un viaggio alla scoperta della fisica – da Galileo a Einstein, dalla meccanica di Newton alla quantistica – e di come la scienza aiuti a costruire un futuro sostenibile e rispettoso dell'ambiente. Con un finale a sorpresa
I PESSIMISTI NON FANNO FORTUNA
Sabato 11 marzo / ore 18–19
— Auditorium di Trebaseleghe, Via Don Orione 2
Incontro con l'autore
Luca Zaia, presidente Regione Veneto
Conduce
Paolo Cagnan, condirettore quotidiani veneti Gedi
Con la schiettezza e la passione che lo hanno reso una delle figure più popolari e vicine ai cittadini, Luca Zaia si racconta per recuperare attraverso i ricordi lo slancio di un paese in cui «mai è mancata la forza per guardare al futuro con ottimismo, anche nei momenti peggiori. Mai si è spezzato quell’ingranaggio che, di generazione in generazione, ci ha trasmesso la voglia di rispondere a qualsiasi cambiamento, anche il più inaspettato, impegnandoci a costruire qualcosa di nuovo». Per valutare insieme premesse e conseguenze delle scelte che abbiamo davanti, ripercorre alcune soglie simboliche che nella storia collettiva e individuale hanno segnato altrettante svolte determinanti per la crescita dell’Italia. Dal Veneto degli anni sessanta al benessere diffuso, dal confronto con l’immaginario televisivo all’avvento dei consumi di massa, dal falso mito di un ambiente incontaminato alle guerre le cui atrocità arrivano in diretta sui nostri schermi, si misura con temi spinosi e pregiudizi. Ne ricava indicazioni e spunti per definire quanto ancora resta da fare su questioni che, oggi più che mai, ci riguardano tutti da vicino: la conversione ecologica, le migrazioni, i diritti universali, la parità effettiva e non solo enunciata, le nuove povertà, il rapporto con i giovani, vero motore della rinascita, fino al traguardo di un’autonomia responsabile. Con la concretezza dell’amministratore e al di là di ogni barriera ideologica, Luca Zaia mostra che, se i mutamenti mettono inevitabilmente di fronte a problemi sconosciuti, dobbiamo però saperne cogliere anche le straordinarie opportunità. Nella testimonianza di chi non smette di credere nel futuro, un invito a esercitare la libertà di scelta, non cedendo al pessimismo, «l’ultimo atteggiamento di cui ha bisogno la nostra comunità di fronte alle sfide che la attendono e che sono altrettanto dure rispetto a quelle in cui è già impegnata».
SOUL KITCHEN. LE MIE RICETTE PER NUTRIRE L’ANIMA
Sabato 11 marzo / ore 21–22
— Auditorium di Trebaseleghe, Via Don Orione 2
Incontro con l'autrice
Tracy, vincitrice di Masterchef 11
Conduce
Maria Gaia Fusilli, giornalista VeneziePost e collaboratrice L’Economia del Corriere della Sera
Dicono che l’unico modo per comprendere ciò che siamo è tenere sempre a mente da dove veniamo, quali siano le nostre radici. Le mie le immagino piuttosto lunghe e salde, perché si trovano mol¬to lontano da qui, eppure non le ho mai scordate. Le sensazioni che la mia terra ha saputo darmi le custodisco gelosamente dentro di me, ma i suoi profumi e i suoi sapori no, quelli li trovate nella mia dispensa e nelle mie ricette. Con questo non voglio dire che la cucina che propongo sia nige¬riana o fusion: proprio come se si trattasse di una ricetta, il mio intento è quello di riuscire ad amal¬gamare al meglio tutto ciò che mi porto dentro, ottenendo un piatto in cui sia difficile riconosce¬re da quali ingredienti iniziali si è partiti. Proprio come un Punch Phoron.
L’ALFABETO DELLA NATURA
Domenica 12 marzo / ore 11–12
— Auditorium di Trebaseleghe, Via Don Orione 2
Incontro con l'autore
Roberto Battiston, divulgatore scientifico e docente di Fisica sperimentale Università di Trento
Conduce
Antonio Maconi, fondatore Goodnet Territori in Rete
La realtà in cui siamo immersi è complessa, incerta e imprevedibile, forse a un livello mai visto in passato. Di fronte a questa complessità, però, il nostro pensiero non può arretrare: come potremmo vivere in un mondo che sappiamo decifrare solo in piccolissima parte? Il caos della pandemia, le reazioni scomposte di una certa politica e la circolazione di fake news sempre più virali hanno mostrato con chiarezza che solo ragionare in termini scientifici ci consente di capire e spiegare i molti aspetti di un fenomeno complesso. Proprio per questa ragione la scienza, con i suoi limiti, le sue incertezze, ma anche con la sua efficacia interpretativa dovrebbe essere pienamente accolta nella discussione pubblica. La conservazione dei valori democratici e il rafforzamento della fiducia nelle istituzioni sono possibili solo con il contributo di cittadini ben informati. Come ha scritto Stephen Hawking: "In una democrazia, è molto importante che i cittadini abbiano una conoscenza di base della scienza in modo da poter controllare quanto la scienza e la tecnologia influenzano sempre più le nostre vite". Quali sono le domande giuste davanti a una cosa che non capiamo? Come si smaschera una fallacia in un ragionamento? Quali sono gli errori cognitivi che condizionano le nostre decisioni? Abbiamo davanti a noi una sfida enorme, scrive Roberto Battiston, in cui mettere a frutto la lezione che abbiamo imparato con la pandemia: la questione ambientale. Un tema elusivo, lento, contraddittorio, eppure decisivo per il nostro futuro; un tema che dobbiamo affrontare ora, evitando di farci ingannare da suggestioni poco fondate. Grazie alla scienza abbiamo gli strumenti per capire i problemi e risolverli: dobbiamo solo imparare a usarli nel modo più opportuno.
BUONVINO TRA AMORE E MORTE
Domenica 12 marzo / ore 15.30–16.30
— Auditorium di Trebaseleghe, Via Don Orione 2
Incontro con l'autore
Walter Veltroni, fondatore e primo segretario Partito Democratico, già sindaco di Roma
Conduce
Silvia Bergamin, giornalista Il Mattino di Padova
Dopo l’attentato subito da Veronica proprio nel giorno del loro matrimonio, il commissario Buonvino, straziato dal dolore, indaga insieme agli intrepidi e scombinati agenti del commissariato di Villa Borghese per capire se, colpendola, gli ignoti criminali hanno voluto mandare un segnale a lui o se nella vita di sua moglie si nasconde qualcosa che giustifichi una vendetta tanto efferata. Intanto, a piazza di Siena viene ritrovato il corpo di un uomo crivellato di proiettili, come se si fosse ritrovato davanti a un plotone d’esecuzione. Scavando nel passato della vittima, Buonvino risale fino a un tragico evento accaduto nel clima torbido e avvelenato dagli intrighi della Roma del 1944, in procinto di essere liberata dagli Alleati. Mentre la moglie, ancora in coma, lotta tra la vita e la morte, nel commissario nasce presto il sospetto che quelle due vicende possano essere legate da un filo invisibile.
I?L CIBO BUONO
Domenica 12 marzo / ore 17–18
— Auditorium di Trebaseleghe, Via Don Orione 2
Incontro con l'autrice
Antonella Viola, immunologa e divulgatrice scientifica, docente di Patologia generale Università di Padova
Conduce
Maria Gaia Fusilli, giornalista VeneziePost e collaboratrice L’Economia del Corriere della Sera
C'è più gusto a nutrirsi bene, con cibi che fanno bene al corpo, alla mente e al Pianeta. Grazie a ingredienti facilmente reperibili, che costituiscono fra l'altro i cardini della Dieta Mediterranea, e a moltissimi consigli e informazioni utili, gli autori propongono un libro a metà strada fra saggio e ricettario, con un unico obiettivo in mente: il benessere della persona e la sostenibilità. Perché, al di là delle tante mode del momento, esiste un "cibo buono", buono per noi e per chi ci sta accanto. Scopriamolo insieme.
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