Un concerto di musica araba per la rassegna “Musica sotto gli archi” a palazzo Sambonifacio
Un concerto sui generis quello in arrivo domani per la nuova edizione di “Musica sotto gli archi”, rassegna che la Fondazione Omizzolo-Peruzzi propone al pubblico negli spazi di Palazzo Sambonifacio (in via Andreini 4, a Padova), fra il suggestivo porticato con vista su giardino, dotato peraltro di un’ottima acustica, e (in caso di pioggia) la sala-museo interna con doppio pianoforte e i tanti oggetti di interesse musicale, artistico e culturale appartenuti ai fondatori Enrica Omizzolo (1932-1917) ed Elio Peruzzi (1927-2018), figlia e genero del pianista e compositore padovano Silvio Omizzolo (1905-1991).
Proprio l’attrazione per la musica etnica, come pure dimostrato da diversi strumenti conservati dalla Fondazione ed esposti in sala, ha suggerito il particolare terzo appuntamento di ispirazione etnomusicologica del cartellone, in arrivo domenica 14 maggio, alle 20.15: un concerto di musica araba con interpreti il liutista iraniano Farhan Sabbagh e il percussionista Amir Czwink, impegnati nell’esecuzione di musiche ispirate alla tradizione araba a firma dello stesso Sabbagh. Il solista e compositore, originario di Homs, in Siria, ha imparato a suonare il liuto arabo (ud) dal padre e dal nonno, quest’ultimo maestro di musica sufi, approfondendo poi la musica araba tradizionale e moderna e, oltre all’ud, anche le percussioni.
Ha studiato anche la musica classica europea. Sabbagh è fra i pochi solisti di liuto arabo ancora viventi ed è uno dei principali virtuosi dello strumento e un maestro di percussioni. È impegnato in un’intensa attività didattica e concertistica, collaborando, tra l’altro, con musicisti di fama internazionale. Si è esibito recentemente alla Royal Albert Hall di Londra, alla Filarmonica di Varsavia, alla Filarmonica di Berlino, senza abbandonare gli spettacoli nei Paesi arabi. Amir Czwink, percussionista siriano con base a Berlino, assieme al gruppo Nawa mira a contribuire alla popolarità della musica classica araba e della musica da camera turca, generi molto poco conosciuti in Occidente.
Il repertorio dell’ensemble consiste in composizioni in forme musicali orientali tradizionali, un’esperienza di ascolto dinamica e vivace, molto simile ai generi di improvvisazione occidentali come il jazz. In caso di maltempo il concerto si terrà all’interno, nella Sala Omizzolo-Peruzzi di Palazzo Sambonifacio.
La rassegna è realizzata in coproduzione con l’Archivio Musicale Guido Alberto Fano Onlus, con il contributo del Fondo unico per lo spettacolo del Ministero della Cultura e con il patrocinio del Comune di Padova.
Programma dettagliato
1. Maulbronn
Ispirata al Kloster Maulbron, uno dei monasteri più belli d’Europa del XIII secolo.
2. Taqsim
Una libera improvvisazione.
3. La fuga delle gazzelle
4. Solo Riqq (tamburello)
Vari e complessi ritmi arabi con variazioni e improvvisazioni.
5. Homs
Dedicata alla città natale di Farhan Sabbagh in Siria.
6. Taqsim
Nella tonalità araba di rast (rast significa linea retta).
7. Solo per tamburo basso
Ritmi arabi con variazioni e improvvisazioni.
8. Via della seta
La Via della seta inizia in Cina e termina in Italia a Venezia.
La terza parte della composizione e ispirata al Trotto, una danza medievale italiana, da un manoscritto del Trecento.
9. Suq San’a
Il bazar di Sana’a, la capitale dello Yemen.
10. Al Ud al Andalusi
Musiche di Farhan Sabbagh
Biglietti
Acquisto all’ingresso:
Intero euro 10 - Under 25 euro 5
Vendita all’ingresso da mezz’ora prima dell’orario di inizio del concerto.
Acquisto online (il prezzo online è più conveniente di quello all’ingresso):
Intero online euro 9,50 - Under 25 online euro 4,50 (commissioni comprese)
Vendita online (già attiva): https://oooh.events/evento/
N.B . - In caso di maltempo il concerto si terrà all'interno, nella Sala Omizzolo Peruzzi di Palazzo Sambonifacio.
Info: 340 9291163
info@
www.fondazioneomizzoloperuzzi.
https://www.facebook.com/fondazioneomizzoloperuzzi/
«Vi attendiamo nella splendida cornice del giardino di Palazzo Sambonifacio, Via Isabella Andreini 4, Padova!»
La Presidente
Luisa San Bonifacio
Il Direttore artistico
Vitale Fano
Foto articolo da comunicato stampa