La carica dei 110 (e lode) ,concerto dei migliori diplomati per i “I sabati del Conservatorio 2023” al Pollini
Sarà un appuntamento dedicato ai diplomati eccellenti del “Pollini” quello in arrivo per “I Sabati del Conservatorio”, il tradizionale contenitore dell’Istituto musicale padovano che porta al pubblico della città le migliori produzioni a cura di docenti e allievi. Sei gli studenti diplomati con lode che guadagnano il palco dell’Auditorium “Pollini” per mostrare il proprio talento e confrontarsi con la platea di affezionati della rassegna, la “palestra” ideale per l’avvio della carriera concertistica. Una bella occasione di visibilità che i giovani musicisti affronteranno con pregiati programmi che ne mettono in risalto le qualità tecniche e la sensibilità artistica.
Sabato 15 aprile, al consueto orario delle 18, il concerto “La carica dei 110… e lode” - titolo affettuoso e giocoso inaugurato durante la scorsa edizione della rassegna - sarà aperto dalle note di pianoforte di Mojca Pregeljc che eseguirà “V mlhách” (trad. “Nella nebbia”) di Leós Janà?ek (1854-1928), ciclo consistente in quattro pezzi considerato fra le maggiori espressioni della scrittura del compositore ceco, un alternarsi di concitati virtuosismi e intimo lirismo di grande fascino. Enrico Muscardin alla chitarra presenterà tre dei sessanta “Studi di Virtuosità e di Trascendenza” dell’innovatore contemporaneo dello strumento a sei corde Angelo Gilardino (1941-2022): il n. 27, “Elogio di un albatro”, il 35, “Omaggio a Manuel Ponce”, e il 49, “Paesaggio ligure”.
Si tratta di composizioni considerate ai vertici della nuova letteratura chitarristica che si traducono in esperienze di ascolto coinvolgenti e suggestive. Ad Alberto Schiffo il compito di suonare l’Andante spianato e grande polacca brillante op. 22 di Fryderyk Chopin (1810-1849), composizione scritta in due riprese: la Grande Polacca è fatta risalire al 1830, mentre l’Andante spianato viene datato al 1835, anno in cui le due composizioni, così accorpate, furono eseguite pubblicamente. L’Andante dichiara come ispirazione il Concerto per violino e orchestra n. 3 di Paganini, che Chopin ebbe occasione di ascoltare nel 1829. Alessandro Catania, violino, proporrà, accompagnato da Sara Castellano al pianoforte, Thême original varié op. 15 di Henryk Wieniawski (1835-1880), compositore e violinista polacco. Il brano, ispirato alla tradizione popolare polacca di metà Ottocento, mette in luce non soltanto la parte di violino ma anche l’accompagnamento pianistico, per una resa sonora appassionante e a tutto tondo. A seguire Davide Scarabottolo farà ascoltare le Variazioni in si bemolle maggiore op. 2 di Chopin sul tema “Là ci darem la mano” dal “Don Giovanni” di Mozart: le variazioni in questione sono un magnifico esempio dell’arte del padre del virtuosismo pianistico romantico, invenzioni geniali su cui Schumann spese parole di lode. A chiudere il suono maestoso dell’organo con il Prélude et fugue sur le nom d’Alain op. 7 di Maurice Duruflé (1902-1986) nell’interpretazione di Matteo Varagnolo: un toccante omaggio all’amico e collega del compositore e organista francese Duruflé, Jehan Alain, tragicamente scomparso all’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Il tema dell’opera più popolare di Alain, “Litanie”, viene citato sul finale del Preludio. L’ingresso è gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Foto articolo da comunicato stampa