Rassegna “Acque e parole”: presentazione del libro di Ponchio e visita al museo del termalismo
Giovedì 29 luglio alla presentazione del libro di Giovanni Ponchio si aggiunge un visita speciale al Museo del Termalismo.
- ore 19.30 visita guidata speciale al Museo del Termalismo antico e del territorio seguita da aperitivo
Su prenotazione info@museodeltermalismo.it - Whatsapp 389.0235910 - costo 7 euro - ore 21 chiostro del Museo del Termalismo presentazione del libro di Giovanni Ponchio “Il volo di Gerione. Viaggio nei luoghi del malanimo di Dante verso Padova”
Nella mitologia greca Gerione è un orripilante mostro tricopropreo, ucciso da Ercole che gli ruba le meravigliose giovenche in suo possesso.
Nella zona euganea rappresenta invece un misterioso oracolo, legato al culto di Aponos, divinità benefica che dona ai suoi fedeli salute e salvezza, grazie alle acque calde che si sprigionano dal sottosuolo.
Ne abbiamo conferma dallo storico Svetonio, il quale narra che il futuro imperatore Tiberio, a capo di una spedizione militare contro le popolazioni ribelli dell’Illirico (Dalmazia) si fermò a Padova per interrogare sul suo esito l’oracolo di Gerione. La risposta fu di gettare nella fonte del dio Apono dei dadi d’oro e di leggere il numero che sarebbe uscito: Tiberio eseguì e i dadi mostrarono il punteggio più alto. Il presagio era dunque favorevole per la spedizione militare e per un felice avvenire.
Al Museo del Termalismo ci sono testimonianze che possono essere collegate a questo culto oracolare.
Giovedì 29 luglio 2021 alle ore 19.30 sarà possibile fare la visita accompagnata con gli archeologi e con l’autore del libro che la sera stessa sarà presentato al museo del termalismo, lo studioso aponense Giovanni Ponchio. Al termine della visita e prima della presentazione del libro sarà offerto un aperitivo dall’Associazione Lapis, gestore del Museo.
Il libro di Ponchio “Il volo di Gerione”, parte proprio dal ruolo che Dante assegna al nume oracolare nell’Inferno. La sua trasformazione nel simbolo della fraudolenza è espressione dell'atteggiamento che Dante nutre verso Padova. Un sordo malanimo che investe i simboli dell’umanesimo padovano, come Antenore il mitico fondatore della città, diventato il traditore della patria. Da che cosa deriva questo rancoroso sentimento che non esplode in invettive fulminanti, ma si esprime attraverso allusioni e insinuazioni? L'autore risponde alla domanda, partendo dal canto XVII dell'Inferno, in cui il poeta attacca in maniera diretta la classe politica e imprenditoriale padovana, collegandola al mito euganeo di Gerione.
Info web
https://www.facebook.com/comunedimontegrottoterme
Foto articolo da comunicato stampa.