Iubilate Deo, musica per l’Avvento nella liturgia all’abbazia di Praglia
Domenica 20 dicembre, all’Abbazia di Praglia di Teolo (PD), a partire dalle 16.30, si terrà l’ultimo appuntamentocon “IUBILATE DEO, Musica per le domeniche dell’Avvento nella Liturgia”. La Stagione Armonica diretta dal Maestro Balestracciproporrà esecuzioni di musica non più in forma di concerto, come ormai siamo abituati ad ascoltarla, ma all’interno della liturgia stessa. Al fine di suscitare e di promuovere un più intenso coinvolgimento spirituale e un’autentica esperienza di contemplazione orante nella partecipazione alla Santa Messa pomeridiana e al Canto dei Vespri. L’evento è organizzato grazie alla disponibilità dei monaci e dell’Abate di Praglia e al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Nell’ultima domenica di Avvento, il 20 dicembre, gli astanti avranno modo di udire ancora molta musica rinascimentale italiana. Durante la messa vi sarà modo di apprezzare il mottetto natalizio Hodie Christus natus est a 4 voci scritto, nel 1585, dal prolifico autore Luca Marenzio (1556-1599). Torna poi Claudio Monteverdi (1567-1643) con la postuma Messa a 4 del 1650, intervallata dalla Canzona per organo (Offertorium) di Girolamo Frescobaldi, compositore e virtuoso alla tastiera. In coda alla celebrazione liturgica lo spazio sarà riservato al romano Orazio Tarditi (1602-1677), musicista e organista entrato a far parte dell’ordine camaldolese, del quale si ascolteranno il mottetto a due soprani O virgo benedicta, durante l’eucaristia, e il Salve regina a 4. A ridosso della festività che ricorda la nascita di Cristo, prima dei vespri conclusivi, verranno proposti lavori intimamente legati alla celebrazione: il mottetto concertato a 2 soprani con strumenti Venite reges gentium di Gasparo Casati (1610-1635), l’inno Ave maris stella a 3 voci pubblicato a Venezia, nel 1656, dal celebre musicista, organista e cantante Francesco Cavalli (1602-1676), e il mottetto Exultate Deo a 4 voci di Francesco Bianciardi (1507-1607).
Per informazioni
www.stagionearmonica.it
PROFILI
La Stagione Armonica viene fondata nel 1991 dai madrigalisti del Centro di Musica Antica di Padova, del quale hanno costituito il nucleo fondamentale dal 1981. L’Ensemble, specializzato nel repertorio rinascimentale e barocco, ha lavorato con i più affermati direttori, ed orchestre. Ha partecipato ai più importanti festival e rassegne in Italia e all'estero: Ravenna Festival, Musica e Poesia a San Maurizio a Milano, Settembre Musica a Torino (MiTo), Festival Claudio Monteverdi a Cremona, , TrentoMusicAntica, Festival Barocco di Viterbo, le Serate Musicali di Milano, Festival Abbaye d'Ambronnay, York Early Music Festival, Festival delle Fiandre, Festival Europäische Kirchenmusik, Salzburger Festspiele. Ha tenuto concerti in tutta Europa collaborando con le maggiori Istituzioni Musicali. Ha registrato per la RAI, per la rivista Amadeus e per le maggiori case discografiche. Dal 2009 collabora con il Maestro Riccardo Muti e diretta dal Maestro nel 2009 e 2011 è stata ospite del Festival di Pentecoste di Salisburgo. Dal 1996 il Maestro Sergio Balestracci è il direttore artistico della Stagione Armonica
Sergio Balestracci, dopo aver iniziato gli studi di musica al Conservatorio di Piacenza, ha studiato flauto diritto con Edgar Hunt diplomandosi successivamente in questo strumento al Trinity College of Music di Londra. Laureatosi in storia moderna all’Università di Torino, ha iniziato molto presto un’intensa attività concertistica nel campo della musica rinascimentale e barocca, contribuendo, tra i primi in Italia, alla riscoperta di quel repertorio. Direttore dell’Accademia Fontegara di Torino fin dalla sua fondazione nel 1971, ha partecipato nel 1985 alle celebrazioni di Gabrieli con il Consort of Music per la Biennale di Venezia, ha diretto l’orchestra dell’Università di Padova e l’European Baroque Ensemble. Fondatore dell’Accademia del Flauto Dolce e dell’Accademia del Santo Spirito di Torino, ha curato per quest’ultima la revisione di diverse composizioni sei-settecentesche in prima esecuzione moderna (David di Scarlatti, San Giovanni Battista di Stradellam, Te Deum di Fiorè, Requiem di Bassani). Ha diretto il balletto Il Gridelino al Teatro Regio di Torino, l’opera Totila e i grandi mottetti op. 9 di Legrenzi nel terzo centenario della morte del compositore, ha curato una rappresentazione teatrale della Pazzia Senile di Banchieri per il Festival of Fine Arts di New York. Ha diretto inoltre una versione rappresentativa dei madrigali di Monteverdi (tra cui Tirsi e Clori) per la Reggia di Caserta e per lo Oude Muziek Festival di Utrecht; ha eseguito in prima esecuzione moderna la Passione di Gesù Cristo di Caldara. Da tempo è anche attivo come musicologo e docente: ha pubblicato la prima traduzione italiana del Trattato sul flauto traverso di Quantz e uno studio sulla Cappella Regia a Torino nel secolo XVIII per conto dell’Accademia di Santa Cecilia. Dal 1996 dirige e prepara La Stagione Armonica della quale è direttore artistico.